ESCLUSIVA - Calcagno (Aic): "Episodi di violenza stanno assumendo una spirale preoccupante. Cercheremo di trovare soluzioni forti"

24.03.2017 13:45 di  Antonio Papale   vedi letture
Umberto Calcagno
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Umberto Calcagno
© foto di Emiliano Crespi

In seguito agli ultimi episodi di violenza di queste settimane, l'Associazione italiana calciatori era pronta ad assumere iniziative clamorose per arginare il fenomeno. Per parlarne, la nostra redazione ha contattato in esclusiva l'avvocato Umberto Calcagno, vice presidente dell'Aic.

Avvocato, come si pone l'associazione su questi episodi?

"Prima questi episodi erano presi con stupore, adesso con una certa indignazione, perchè sono diventati la normalità nel mondo del calcio. Non è solo un problema dei calciatori. E' un problema di tutte le componenti. Non dobbiamo abituarci a queste situazioni. Anche gli insulti verbali fanno male."

Il gesto di Taranto è stato quello più clamoroso?

"Certamente, e credo che il comunicato della società non sia stato irreprensibile. Inutile fare lo scaricabarile. I social fanno sicuramente la loro parte, anche se non li frequento. L'emulazione è più accentuata. Dispiace per i calciatori che hanno subito maggiormente le conseguenze."

Si era parlato di sciopero, ma il presidente Gravina ha detto no

"Se deve essere la soluzione estrema perchè no. Ci si fermerà se tutte le componenti sono d'accordo. Lunedì ne parleremo in Consiglio Federale. Ne parleremo con tutte le componenti. Il problema non deve essere circoscritto alla Lega Pro. Già il fatto di aver rinviato una partita è stato un gesto importante."

Sono successi casi in serie A e B?

"In B solo intimidazioni, in A nessun caso."

Il presidente Tavecchio è a conoscenza di queste cose?

"Certo, è stato avvertito da Tommasi ed anche lui è concorde nel trovare una soluzione, parlandone anche con le forze dell'ordine. E' prematuro parlare di iniziative."