Petruzzi rincuora la Casertana: "Certi risultati fanno parte del gioco. Ho nostalgia di quei colori..."

E' stato un grande difensore rossoblù che ha poi trovato fortuna anche in serie A. Fabio Petruzzi non ha mai dimenticato il suo passato casertano, ma non vede similitudini con quella Casertana di venticinque anni fa.

“Rispetto ai ’91 le cose sono decisamente diverse. Partimmo male chiudendo il girone di andata solo al quart’ultimo posto. Poi dopo Monopoli scattò qualcosa e inanellammo 18 risultati utili consecutivi subendo gol soltanto su rigore e uno all’ultima giornata a Terni. Loro invece pur partendo per salvarsi si sono trovati subito in vetta giocando un buon calcio e ottenendo risultati importanti. Squadra allenata da un bravissimo allenatore che potrà fare un’ottima carriera. Dovrà guardarsi da Lecce, Foggia e lo stesso Benevento che sta risalendo velocemente la classifica. Ma dipenderà esclusivamente dalla Casertana perché se continui a vincere alla fine non puoi non centrare l’obiettivo finale. Io da allenatore preferisco sempre fare la lepre e mai inseguire. E’ meglio se devi contare solo sulle tue forze e pensare a vincere evitando così di guardare gli altri risultati”.

Il recente mercato ha arricchito la rosa con giocatori di una certa esperienza: “Credo sia stata la scelta giusta – prosegue – perché avere in formazione gente come Jefferson e Giannone è un bel vantaggio. Atleti come loro saranno molto utili. A Pagani, ad esempio, sono svaniti due punti perché forse si poteva gestire diversamente i minuti finali. Ma questi risultati, come il pari nello scontro diretto col Lecce, fanno parte del gioco e avranno modo di rifarsi”.

Il difensore ha nostalgia di Caserta e dei casertani: “Mi piacerebbe tornare al più presto a Caserta, magari per festeggiare qualcosa di importante perché è dal ’93 che il calcio italiano ha bisogno di una piazza così importante come quella rossoblù. Una città come la vostra merita tanto e i tifosi sono davvero eccezionali”.