Messina, la salvezza passa anche lontano dalle mura amiche

09.03.2017 18:03 di Antonio Papale   vedi letture
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© foto di Emanuele Taccardi/TuttoMatera.com

Appena 5 punti raccolti, frutto della vittoria di Catanzaro del 25 settembre e dei pareggi di Taranto e Agrigento. Un bottino davvero misero quello raccolto dal Messina lontano dal “Franco Scoglio”, che fa dei ragazzi di Cristiano Lucarelli la compagine con il peggior rendimento esterno dell’intera Lega Pro, in coabitazione con il Prato. Un primato davvero poco invidiabile, che il tecnico toscano si vuole scrollare quanto prima di dosso, già a partire dalla gara del “Pinto”. Tutto l’ambiente giallorosso ha ben presente il principio che se si vuol raggiungere l’obiettivo della salvezza diretta, occorre tornare a far punti in trasferta dove Milinkovic e compagni perdono ripetutamente dal 20 novembre segnando appena una rete, a Francavilla. Serve dunque un’inversione di tendenza, la gara di Caserta non si preannuncia tra le più abbordabili, ma qualche parte si dovrà pur iniziare a cambiare un trend a dir poco negativo. Tatticamente il Messina targato Lucarelli ormai da tempo si schiera con il 4-3-1-2, con Mancini in supporto a Milinkovic e Anastasi. Quest’ultimo domenica ha realizzato il suo secondo gol in maglia giallorossa regalando i tre punti contro il Monopoli, scaricando tutta la propria rabbia contro i cartelloni pubblicitari in occasione dell’esultanza. L’attaccante etneo in settimana aveva ricevuto la tirata d0orecchie del neopatron Franco Proto, ma l’Anastasi visto sin qui è un centravanti generoso, capace di far salire la squadra e forte nel gioco aereo, anche se c’è da affinare il killer instinct. Milinkovic negli spazi può dare velocità e qualità alla manovra, anche se si lascia andare a qualche dribbling di troppo mentre Mancini fa da collante da centrocampo e attacco. Proprio la mediana è cambiata molto rispetto a fine 2016, perché la partenza di Nardini ha tolto fisicità ma gli arrivi di Sanseverino e Da Silva, insieme alla presenza di Musacci, consentono un maggior fraseggio negli spazi stretti, fattore che piace molto a Lucarelli. La gara contro il Monopoli inoltre ha fatto rivedere al pubblico del “Franco Scoglio” il miglior Foresta, che con i suoi inserimenti senza palla si conferma un pericolo per gli avversari. Dietro il Messina non è mai stato un muro, anche se in occasione dell’ultima sfida di campionato, il reparto difensivo non è mai andato in affanno neanche nel momento di maggior pressione dei pugliesi, con Berardi praticamente inoperoso nel corso della ripresa.