Alieni, disastri e quel sogno estivo svanito troppo presto. L'annus horribilis della Casertana

15.05.2019 16:52 di Luca Petrone   vedi letture
Un'immagine emblematica
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© foto di Foto Scialla

La stagione più importante e più discussa degli ultimi forse 25 anni di storia rossoblu è giunta ormai al termine dopo la sconfitta di Brindisi. Negli occhi dei tifosi non rimane che tanta amarezza e dolore: sono gli occhi di chi ha amato, di chi ci ha creduto ed è stato poi tradito. Tradito dalle aspettative, dalle promesse, dai sogni che inevitabilmente si sono accesi nelle menti di tutti i casertani a inizio stagione salvo poi essere brutalmente spenti dalla realtà dei fatti, che è arrivata alla fine a chiedere il conto di tutto l’entusiasmo di inizio stagione. Tanti gli errori commessi, poche le volte in cui squadra e tifosi sono stati uniti verso l’obiettivo comune. Il disastro era inevitabile.

Tutto ha inizio l’estate scorsa, quando grazie agli sforzi del presidente D’Agostino e al lavoro del direttore Martone a Caserta vengono messi sotto contratto giocatori di un livello che non si vedeva da anni, riportando speranza nei cuori dei tifosi. La Casertana non può nascondersi, è tra le favorite al titolo e la squadra viene presentata davanti ad un Pinto gremito e carico di entusiasmo. La prima in casa contro la Cavese, vinta per 3-1, registra un record di cinquemila persone presenti, in quello che ha tutta l’aria di essere il preludio di una grande stagione. Poi qualcosa si rompe subito, con le due sconfitte esterne a Rieti e Bisceglie. Nonostante la piccola ripresa successiva, è evidente da come si comportano i giocatori in campo che qualcosa non va e i tifosi lo notano, iniziando a farsi sentire con le prime contestazioni. Seguono ben sei pareggi consecutivi e l’eliminazione dalla coppa Italia, e la panchina di Fontana a fine Novembre salta. Arrivano Esposito e Di Costanzo, binomio che riporta un po’ di serenità all’ambiente ottenendo dopo un primo mese difficile dei buoni risultati coronati da un filotto di tre gare vinte consecutivamente (sarà questo il record positivo stagionale) in un periodo di forte tensione tra presidente e sindaco. La rosa viene completata con due difensori e l’aria pesante inizialmente sembra non influenzare i giocatori, ma la caduta è di nuovo dietro l’angolo. Febbraio-Marzo sono mesi difficili che allontanano incredibilmente la Casertana anche dal nuovo obiettivo di finire tra il terzo e il sesto posto dichiarato a Gennaio: nemmeno i playoff sono più al sicuro. Alla fine, dopo il terzo cambio in panchina arrivato a fine Marzo, il neo allenatore Pochesci riuscirà a fatica a trascinare i suoi alla conquista del playoff, con una magra nona posizione in classifica finale. Piazzamento che condanna la Casertana a giocare il primo scontro da dentro o fuori in trasferta: gli avversari sono quelli del Francavilla, e se qualcuno si era illuso che questa poteva essere la partita della tanto agognata svolta, ancora una volta si è dovuto ricredere. A Brindisi finisce il sogno, i falchetti non riescono spiccare il volo ed escono di scena a testa bassa.

Le aspettative non sono state mantenute, la gioia iniziale ha lasciato spazio al rammarico finale. Ai posteri l’ardua sentenza di individuare eventuali colpevoli, ma quel che è certo è che in questa annata maledetta si è passato più tempo a farsi la guerra tra casertani che a onorare la maglia. Quasi più tempo a discutere di questioni esterne che a sudare in campo, tante parole da parte di tutti e ben pochi fatti. Se tutti non remano nella stessa direzione e ognuno si prende le proprie responsabilità è difficile andare da qualche parte, e nella speranza che forse la lezione di quest’anno possa servire per un futuro migliore possiamo salutare la stagione 2018/19, che passerà comunque alla storia per aver portato un’euforia (e poi una tristezza) rara qui a Caserta, pur tra mille sbagli e rimpianti. E per aver avuto protagonista uno dei bomber più forti mai visti da queste parti, il nuovo re che tutti si augurano rimanga nella sua reggia, l’unico e il solo superlativo Luigi Castaldo.

Presentazione Cristiano Scazzola, Giuseppe D'Agostino
© foto di Giuseppe Scialla
Rieti-Casertana, Antonio Floro Flores
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Potenza-Casertana, Raffaele Esposito
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Cavese-Casertana, Gigi Castaldo
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Casertana-Rieti, Nello Di Costanzo
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