ANALISI - Che il dinamismo non diventi confusione, a Rieti c'è un bocciato (CVD): ora col Foggia è una finale

03.04.2016 12:12 di  Raffaele Cozzolino   vedi letture
ANALISI - Che il dinamismo non diventi confusione, a Rieti c'è un bocciato (CVD): ora col Foggia è una finale
© foto di Foto: tuttocasertana.it

La Casertana mette in fila il secondo successo consecutivo, questa volta con un po' più di fatica. Perché se con l'Akragas c'è stato un comodo 4-0, dalla trasferta di Rieti ne è uscita una vittoria più sofferta di ciò che ci si poteva aspettare. 

Al netto del fatto che ogni partita è una storia diversa e che ogni avversaria, anche la più debole, può metterti in difficoltà, i Falchetti inseriscono, al massimo, la seconda e nella ripresa rischiano un clamoroso pari se solo Mattia Rossetti ('96) non avesse ciccato la conclusione a porta aperta. 

Rispetto alla gara interna prepasquale la Casertana è sembrata più imballata, ma soprattutto meno ordinata. Il tecnico Tedesco, dopo la gara con l'Akragas, affermò che non è importante il modulo ma l'interpretazione che ne danno i giocatori, con la loro duttilità. Dello stesso tipo il commento dell'ex secondo di Romaniello quando gli è stato chiesto di Mancosu largo a destra: "Ho messo giocatori dinamici, il ragazzo ha dato la disponibilità a fare un certo tipo di lavoro". E' fuori dubbio che un professionista come il trequartista sardo possa aver detto sì ad un ruolo lontanissimo dalle sue caratteristiche ma questa non può essere un buona motivazione per giustificare una scelta che l'andamento della partita ha definito errata. Con il 4-3-3, naturale conseguenza dell'assenza di Mangiacasale e la bocciatura totale di Mario Finizio (dovrebbe essere lui il sostituto naturale dell'esterno ex Aversa, non è entrato neanche nel finale quando si è tornati a tre dietro: gli è stato preferito Marano), la squadra, seppur di poco, ha alzato l'asticella della propria prestazione, o, per meglio dire, è stata più ordinata

Fatto sta, però, che la Casertana ha tre punti in più e continua la corsa verso (almeno) i play off che, per forza di cose, passeranno per l'attesa sfida di sabato contro il Foggia di Roberto De Zerbi. Quella è la partita che potrebbe definire la stagione della Casertana, senza se e senza ma. 

NOTA A MARGINE - "Si potrebbe optare per un 3-4-3, oppure passare a questa tanto desiderata difesa a quattro. Ma una domanda sorge spontanea: chi fa il terzino destro? Finizio non ha mai giocato titolare, Mangiacasale soffrirebbe e non è quel tipo di giocatore. La soluzione più affidabile è Riccardo Idda, che è un centrale e a fare il terzino sarebbe esposto a partite non semplici (esperimento già visto lo scorso anno con risultati altalenanti, per andarci cauti). Questo vuol dire che il mercato, seppur faraonico, lascia qualche lacuna che potrebbe portare a qualche rammarico". Come volevasi dimostrare. Lo scrivevamo l'8 febbraio, il giorno dopo la sconfitta di Matera. Ieri abbiamo avuto la conferma dei nostri timori. Questa squadra andava rinforzata con oculatezza, capendo i reali punti deboli e le possibili difficoltà future (era preventivabile una difesa a 4). Non è stato così. Idda si applica e non sfigura neanche troppo, ma vuoi mettere prendere un terzino destro di ruolo (anche solo pronto a subentrare, non per forza top) e non il terzo esterno sinistro (Som, Pezzella, Tito)? Forse c'è qualche altra persona bocciata...

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