ANALISI - Traguardo storico, peccato per Gragnaniello. Si crei positività, va inseguito un sogno

08.05.2016 13:00 di  Raffaele Cozzolino   vedi letture
Jefferson in gol sabato
Jefferson in gol sabato
© foto di Foto Giuseppe Melone

La Casertana raggiunge un risultato storico conquistando i play off di Lega Pro, una porta di servizio per andare in Serie B. Lo fa battendo 4-2 la Paganese, in una partita dalle mille emozioni. Un primo tempo difficile, dove gli uomini di Romaniello soffrono il piano tattico di Grassadonia (con cinque uomini a prendere alti i propri avversari, bloccando la fonte di gioco rossoblù). Nella ripresa arriva subito il gol che sblocca il match, stappandolo definitivamente. Da quel momento inizia la corsa al Lecce, per prendersi il terzo posto. Al netto dell'entusiasmo che ha scatenato il 3-1 della Lupa Castelli, arriva la doccia fredda del calcio di rigore a favore della Paganese (che segnerà il 4-2) e dell'ammonizione per Gragnaniello, che gli costerà la squalifica nel primo turno play off. 

Questa situazione ha lasciato del retrogusto amaro ad una portata di un'infinita dolcezza. Un passaggio sbagliato ha messo l'estremo difensore rossoblù nelle condizioni di scatenare un vero e proprio dibattito. Era meglio lasciar passare l'attaccante (in campo non si ha la freddezza di chi è seduto a guardare la partita), era meglio farlo ammonire a Messina (Maiellaro assente, avrebbe giocato Signoriello in una partita decisiva per conquistare i play off). E' stato semplicemente un qualcosa di sfortunato, per certi versi di irripetibile. 

L'avversaria, salvo grosse sorprese, dovrebbe essere il Pordenone, squadra ostica, compatta, dal grande gruppo e non troppe individualità. Stiamo parlando, in ogni caso, di una formazione arrivata seconda e, dunque, ci sarà da battagliare. 

Le dichiarazioni di Corvino? Le poche presenze allo stadio? Ci riserviamo la possibilità di commentare il tutto a palla ferma. Quando non rotolerà più. Quando la storia di questa stagione sarà giunta al termine. Chi scrive ciò è dell'idea che c'è un momento per parlare ed un momento per stare in silenzio. Ora tutte le chiacchiere di contorno sono sbagliate, ora c'è un sogno da inseguire. Bisogna farlo con positività, cercando di dare una parvenza di quella normalità che è un po' mancata nell'ultimo periodo. Si sta giocando (ancora) a calcio, in fondo.