Casertana, ora è crisi nera. Per uscirne servono solo compattezza ed unità di intenti

15.10.2017 11:49 di Antonio Papale   vedi letture
I falchetti a fine partita
I falchetti a fine partita
© foto di Giuseppe Scialla

La sconfitta di ieri col Monopoli ha certificato in maniera lampante la crisi della Casertana sia a livello di gioco che di risultati e fatto sì che la vittoria di Cosenza sia stata solo un'illusione che tutto fosse finito. Ma da ieri la crisi non è solo tecnica ma anche societaria con il presidente D'Agostino che ha dato le dimissioni pur decidendo di mantenere gli impegni sino a giugno. Ciò è arrivato al culmine delle contestazioni dei tifosi che hanno coinvolto tutti, società compresa.

E quindi ora è una crisi profonda, sperando che D'Agostino possa ripensarci presto anche perché, e questo non si finirà mai di ripeterlo, senza di lui forse la Casertana farebbe categorie inferiori. In questi giorni bisogna quindi dimostrare compattezza ed unità di intenti da parte di tutti per uscirne.

Passando alla squadra, la sconfitta di ieri ha anche certificato che si soffre del virus Pinto per il terzo ko in quattro gare nell'impianto di viale Medaglie d'Oro e di come basta poco per sfaldare quelle poche certezze che ha questo gruppo. Ed in questo senso D'Angelo avrà molto da lavorare. 

Ed ora bisogna essere in grado di resettare tutto e ripartire perché dal fondo si può solo risalire e nel calcio lo si fa solo coi risultati. Quindi col Siracusa è d'obbligo la vittoria anche se non sarà facile. E di solito vincere è la migliore medicina per risolvere i problemi.