Casertana, un pari dal doppio sapore. Ora la sosta per ricaricare le batterie e oliare i meccanismi

10.09.2017 13:40 di  Antonio Papale   vedi letture
Luis Alfageme
TuttoCasertana.it
Luis Alfageme
© foto di Giuseppe Scialla

Il pareggio di Andria è servito alla Casertana per portare a casa un punto meritato che fa classifica. È però quello pugliese che ha un doppio sapore: punto guadagnato se si guarda al primo tempo e che i falchetti erano sotto fino a cinque minuti dalla fine, due punti persi se si pensa al dominio rossoblù della ripresa. Andando più a fondo, ci sono alcuni temi che devono essere analizzati con la dovuta attenzione.

CASERTANA DAL DOPPIO VOLTO - Non è la prima volta che i falchetti giocano due partite all'interno di uno stesso match. Lo si è visto anche a Catanzaro e tale aspetto lo si è pagato a caro prezzo. Ieri, invece, i rossoblù, con grande personalità, sono riusciti a portare a casa quel punto che era l'obiettivo minimo alla vigilia. Nel primo tempo, i ragazzi di Scazzola erano sotto ritmo, irretiti dal gioco dei pugliesi. Nella ripresa, alzati i ritmi, hanno dominato e solo un pò di imprecisione ha impedito di tornare a Caserta coi tre punti, dando la dimostrazione che i metodi utilizzati da Scazzola, Banchini e il prof. Benassi stanno pian piano dando i loro frutti.

LE SCELTE DI SCAZZOLA - Altro fattore importante nelle prime giornate, sono proprio le scelte del tecnico di origini ligure, che ha dato capacità di saper leggere le partite e di cambiare lo spartito anche a partita in corso. L'esempio ieri: Turchetta per Rajcic e cambio di modulo che ha dato maggiore imprevedibilità al gioco. E' sicuramente l'ex Siena uno degli acquisti più azzeccati di quest'anno.

LA CRISI DI PADOVAN - Innanzitutto, partiamo con la premessa che non si vuole gettare la croce su un ragazzo giovane, che dà tutto in campo ed al quale va dato tutto il tempo per poter crescere, ma bisogna anche dire che le sue prime due partite non sono state entusiasmanti, tra un'espulsione a Catanzaro e due gol falliti ieri ad Andria. Ora la sosta può essere solo utile al ragazzo per migliorare la condizione e poter affinare i meccanismi. Ma, al di là di tutto, il ragazzo merita la massima fiducia da parte di tutti e non critiche che potrebbero anche fargli crollare la sua autostima.

LA SOSTA - E ora una settimana di sosta per i falchetti dal duplice effetto: può spezzare i ritmi che si stavano acquisendo, ma dall'altro lato c'è la possibilità per Scazzola ed il suo staff di migliorare i meccanismi, far crescere la condizione generale del gruppo e soprattutto far integrare ancora di più quei ragazzi arrivati negli ultimi giorni di mercato. Poi, si ripartirà con uno scontro diretto o quasi (per quelli che sono gli obiettivi stabiliti a giugno) contro l'Akragas da vincere per far crescere l'entusiasmo in un gruppo che, comunque, già sta facendo bene e che vuole provare ad alzare l'asticella per far sognare ad occhi aperti il popolo rossoblù.