L'EDITORIALE - Martina-Benevento: giù le mani dalla passione dei tifosi

23.04.2016 11:56 di  Riccardo Marocco   vedi letture
I tifosi del Benevento
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I tifosi del Benevento
© foto di Dario Fico/Tuttonocerina.com

Dirigo una testata che si occupa esclusivamente delle vicende della Casertana, ma da sportivo autentico quale mi definisco, senza peccare d'immodestia, non posso restare in silenzio di fronte a un vero e proprio scempio. Quello che sta succedendo in queste ore attorno al match tra Martina e Benevento (che potrebbe dare ai sanniti, con una combinazione di risultati dagli altri campi, la matematica certezza della promozione in serie B con due giornate d'anticipo) rasenta il grottesco. Oltre mille biglietti destinati ai tifosi del Benevento prima dello stop imposto dalla prefettura di Taranto. Quel che, però, lascia stupefatti è stata la contestuale decisione di annullare la vendita dei biglietti disponendo l'emissione di nuovi tagliandi limitati, però, a 250. Assurdo. Un provvedimento parzialmente ritoccato dopo l’ultimo vertice in prefettura, ma restano ancora trecento tifosi sanniti che rischieranno di non assistere alla partita. Le condizioni del Tursi, scenario del confronto di domani, non rappresentano certo un mistero svelato solo da qualche giorno. Ma da Martina Franca c'era stata la massima disponibilità affinché i tifosi ospiti trovassero un'adeguata sistemazione che non contrastasse con le esigenze di ordine pubblico. Tra le due tifoserie, poi, non c'è nemmeno rivalità con i supporter pugliesi che aspettano solo i play out per capire che fine farà la propria squadra. Eppure, anche stavolta ambienti extracalcistici sono stati capaci di rovinare quella che poteva essere tranquillamente una bella giornata di sport (anche se il meteo non sembra favorevole). Il fatto è che queste perplessità avanzate dal prefetto di Taranto dovevano essere espresse molto prima che si desse il via alla prevendita dei biglietti destinati agli ospiti. Un intervento, che definirei a gamba tesa alta, che, sebbene parzialmente ritoccato dopo l’ultimo vertice in prefettura, non fa certo sparire quella sensazione di amarezza di chi, come me, vede questo sport nella giusta dimensione. Il calcio sarà anche tanto malato dentro e fuori, ma c'è ancora gente che continua a crederci e, soprattutto, a soffrire per i colori della sua squadra. Per favore, lasciateci continuare a divertire.

                                                                                                                                                  Il direttore Riccardo Marocco