Lavori in corso ma ci sono segnali positivi: tenere Alfageme la vera priorità per due motivi

La Casertana si prende la prima soddisfazione della stagione, privilegiandosi dell'opportunità di andare a giocare contro il Vicenza, club di Serie B, per il secondo turno di Coppa Italia.

La partita non può e non deve essere intesa come l'immagine definitiva di tutti i pregi e i difetti della Casertana 2016/2017: una squadra a lavoro da solo 8 giorni, con le gambe pesanti per via dei carichi ed un mercato in pieno svolgimento.

Si sono viste buone cose, altre meno: fa parte del gioco, ancor di più del calcio d'estate. Incensare Luis Alfageme è come segnare un gol a porta vuota, da un metro. Calciatore offensivo completo, da tenere se si vuol dare credito a questo progetto e, soprattutto, una certezza, una guida da seguire ai tanti giovani rossoblù.

Buona la voglia di mettersi in mostra e la personalità di calciare un rigore al 90' di Giorno. Ottimo l'impatto di Kuseta: palla al bacio alle spalle della difesa per Alfageme che si procura il rigore e gran gol per il 3-2 finale. Buono l'approccio e il ritmo messo in campo da Matute che ha banchettato in una zona mediana del campo dove gli interpreti di entrambe le squadre erano in debito di ossigeno. Si è sentita la mancanza di un attaccante di peso ma De Filippo ha le carte per stare nella rosa che dovrà perseguire gli obiettivi di Tilia e soci. Lorenzini non butta mai via il pallone, forse temporeggia in qualche situazione di troppo: è un giovane sul quale si può lavorare, anzi ci si deve lavorare se lo si vuole nella mischia dalla prima di campionato. 

Tedesco segue la sua linea, ossia: dettami tattici da seguire con libertà d'espressione per ogni singolo. In linea di massima, però, si può parlare di 3-4-3 dal 1' che è diventato 4-3-3 con l'ingresso di Giorno. Una linea mediana più nutrita potrebbe essere la giusta via da seguire ma col mercato aperto, questi sono tutti discorsi da 1 agosto...