Un'altra estate confusionaria, non è così che si porta gente allo stadio: serve chiarezza

04.07.2016 20:57 di  Raffaele Cozzolino   vedi letture
Un'altra estate confusionaria, non è così che si porta gente allo stadio: serve chiarezza
© foto di foto: tuttocasertana.it

Non era facile fare più confusione della passata stagione, ci si sta riuscendo. Una impresa al contrario, che assesta un altro colpo al cuore di un movimento, quello che a Caserta segue il pallone a scacchi, che, però, non s'arrende. 

La scorsa estate fu quella della (non) assunzione di Zavettieri, una scelta poi rinnegata. Quella dei tanti giocatori che da Caserta si sono spostati a Benvento e viceversa (anche solo con dei prestiti), rendendo la Sannitica ancor più trafficata di quanto lo è di solito. Quella di una mancata presentazione della squadra, a differenza dell'anno passato. Quella di una conferenza stampa di inizio anno in cui solo il quasi esordiente Romaniello sembrava credere in ciò che si stava iniziando. 

Quest'anno c'è stato l'addio di Lombardi, anzi la consegna delle quote di maggioranze ad una nuova figura: il saluto, il congedo dell'ex numero uno rossoblù, era già stato dato a luglio e ribadito più volte durante la stagione. Ora c'è Tilia, o meglio sembra esserci. C'è... ma il notaio deve ancora ratificare il tutto, con la necessaria (ed ovvia) presenza di Lombardi. E' stata fatta la conferenza stampa di benvenuto ma ad oggi l'azionista di maggioranza resta quello di un mese fa. La certezza è che non c'è la fideiussione, o almeno non c'è stata nei termini di regolamento. 

La sicurezza è che si partirà da -1: "non è una cosa drammatica" ha detto Tilia a Il Mattino, che poi ha continuato "l'importante è che la Casertana si sia iscritta e che sarà regolarmente ai nastri di partenza del prossimo campionato". La verità è che i falchetti non cominceranno in conformità con chi ha presentato tutto entro il 30 giugno. Si partirà più dietro. Un punto, anche se solo uno, resta un punto in meno. Una macchia su uno specchio nel quale una città, o quella parte che tiene a cuore le sorti rossoblù, sta provando a guardare per capire se ci si può fidare, se si può considerare tutto ciò una confusione dovuta al passaggio di proprietà, o se è realmente peggio dello scorso anno. 

Il 15 luglio, ultimo giorno utile per consegnare la fideiussione, non è lontano. Si risolva ma, poi, non si chieda l'appoggio cieco e incondizionato dei tifosi, perché non è così che si fa. Non è così che si crea positività intorno ad un ambiente già abbattuto per una stagione esaltante (a metà) a livello sportivo ma deprimente per ciò che è stato il contorno. Si facciano i fatti, senza girarci intorno. Si faccia chiarezza su ogni singolo dubbio che si verrà a generare, si crei un filo diretto con i tifosi. La situazione, tutta, va riportata alla normalità. A quel punto il grande pubblico risponderà di conseguenza, come quando al 'Pinto' sono venute, a sogno promozione ancora vivo, Lecce e Cosenza. Come in tante altre occasioni. Ad oggi il tifoso medio (o il nuovo tifoso, realtà che a Caserta va considerata dopo tanti anni di anonimato) è portato ad allontanarsi. Non può essere sempre e solo questione di fede...