PAGINE STORICHE - Nell'89 Cerbone e Solfrini firmarono l'ultimo successo sul Foggia

07.04.2016 12:11 di  Pasquale Gallo   vedi letture
La Gazzetta del Sud
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Siamo andati a ripescare nel nostro archivio quel Casertana-Foggia terminata 2-1 alla vigilia di Pasqua 1989. Ecco il commento della Gazzetta del sud.

Passione e morte di una serie utile. Dopo quindici giornate il Foggia cadde e non si rialzò... A Caserta è la prima sconfitta dell'89, casuale, quanto evitabile. E che non inganni il risultato: perché per la squadra di Caramanno non c'è mai stata sofferta via crucis. Non è successo nulla nonostante la sconfitta; si è sempre lì lì per spiccare il volo sia pure in noiosa e scomoda compagnia di un agguerrito terzetto; domani sarà un altro giorno, d'accordo: ma solo se si continuerà a credere nella «resurrezione» di una squadra caduta in piedi all'ombra della Reggia. Si, perché si è persa solo una battaglia, peraltro in modo assai rocambolesco, dopo cinque mesi di «no-stop». L'alleluia, certo, è stato dei campani, ma l'«afflato» non è stato superiore. Due note assai stonate hanno condannato un Foggia forse proprio nel momento in cui agguantato il pareggio con un eurogol di List, s'era illusa di poter vincere. Aveva la gara in pugno la pattuglia di Caramanno, tradita a un meno di un quarto d'ora dalla fine. Era il momento in cui la Casertana arrancava a moscacieca. Il Foggia dopo averla domata la teneva quasi in ostaggio. Una disattenzione, una soltanto ed ecco i campani rilanciati quando ormai nessuno ci credeva più. Che dire? A che serve appellarsi ad un verdetto che
suona falso come una moneta di piombo? Certo questa serie utile non poteva
continuare all'infinito. L'anello doveva pur spezzarsi prima o poi.  Ma sarebbe
stato preferibile perdere sicuramente contro un avversario di valenza superiore e in modo diverso da come la sconfitta è maturata. Un primo vantaggio da incredibile carambola, un rigore non concesso e una «chicca» di Genovese fermo tra i pali in occasione del secondo gol hanno frenato l'ascesa del Foggia.

Con un tiro e... mezzo i campani hanno fatto due gol. Ma se i pugliesi solo di rado si sono affacciati dalle parti dell'estremo campano Battara è anche vero che alla combriccola di Caramanno è stato negato un rigore assai evidente. Al 44 l'arbitro sorvolava su un fallo di mano di Pancheri in piena area dopo un con- trasto con Ricchetti. Coincidenze e non sospetti: pensiamola cosi. Ma i quattro precedenti di questo fischietto ferrarese col Foggia evocano ricordi disastrosi: sconfitta a Francavilla, a Frosinone, un solo pari a Giarre prima dello stop di ieri.  Suvvia nessuno aveva paventato propositi bellicosi nella città della Reggia nonostante si fossero mobilitate tutte le frange del tifo (almeno in quattromila al seguito con 21 pullman messi a disposizione della società). Ma un pari sarebbe stato, il risultato più giusto. Dopo il gol di List se n'era convinta an- che la stessa Casertana, Montefusco aveva visto i suoi tirare i remi in barca. E invece... Una disdetta alla vigilia di una malapasqua. La partita per il Foggia si era messo subito in salita. Dopo sette minuti la Casertana andava in gol: una dubbia punizione per un presunto fallo di Ferrante su Cerbone metteva Rovani in condizione di calciare. Gran destro destinato però alla curva sud lontano dalla porta. Ma, colmo della jella, nella sua traiettoria sballata la palla incoccia una gamba di Cerbone la cui deviazione come una carambola spiazza Genovese e s'insacca a mezz'altezza. E’ il momento in cui il Foggia diventa più rabbioso. Afferra il pallino e comanda la gara. La Casertana arretra, pur difendendosi con ordine. Dopo l’episodio del rigore negato quasi allo scadere della prima recita, i campani capitolano al 57’. Angolo di Barone, appoggio a List e destro bioatomico nel sette. E' pareggio, i campani sono cotti. Il Foggia li prende quasi in ostaggio. E' il suo momento migliore. Ma proprio quando t'aspetti il gol del kappaò, ecco il patatrac. Al 75' la palla danza confusa nell'area foggiana, un batti e ribatti a sequenze vertiginose, fino a quando Solfrini non se ne impossessa. Il suo tiro spalle alla porta e di piatto destro non è imprendibile ma trova Genovese impreparato. Partita chiusa. C’è poco tempo per reagire anche perché i campani s’arroccano. E’ aggancio. La sorpresa di questa Pasqua è proprio la sconfitta del Foggia…

 

CASERTANA: Battara, Acconcia, Grillo (58’ Suppa), Giordano, Pancheri, Feola, Rovani (67’ Maragliulo), Solfrini, Cerbone, Baldini, Petriello.

FOGGIA: Genovese, List, De Rosa, Marchetti, Schio, Ferrante, Fratena (11’ Ricchetti), Barone, Coppola, Orati, Esposito (76’ Lunerti)

ARBITRO: Bizzarri di Ferrara

RETI: 19’ Cerbone, 57’ List, 76’ Rovani

AMMONITI: Ferrante, Barone, Esposito, De Rosa

NOTE: spettatori 9400 per 91 milioni 765097 lire. Angoli 2-5 (0-1)