Nel '90 col Catania l'ottavo sigillo di Caramanno

05.05.2017 12:20 di  Massimo Iannitti   vedi letture
Il 3-1 di Solfrini
Il 3-1 di Solfrini
© foto di Tuttocasertana.it

Appena otto le occasioni in cui Casertana e Catania si sono trovate di fronte allo stadio “Pinto”. Il bilancio è nettamente in favore dei falchetti con quattro successi ed altrettanti pareggi.

Uno dei confronti più significativi tra le due compagini risale alla C1 1989-1990 quando la Casertana guidata in panchina da Caramanno si trovò di fronte il primo aprile 1990 gli etnei di mister Sormani in occasione della ventiseiesima giornata di campionato. Da un lato la squadra di casa alla ricerca dell’ottava vittoria consecutiva per continuare la rincorsa a Salernitana e Taranto; dall’altro un Catania privo di particolari motivazioni, ma comunque deciso a cogliere almeno la quinta piazza della graduatoria.

La rete del vantaggio casertano giunge al 16’: “rifugiatisi in fallo laterale, i difensori etnei sono rimasti sorpresi dalla tremenda efficacia degli schemi rossoblù sulle rimesse – si legge sulle pagine de Il Mattino – Piccinno direttamente con le mani ha scodellato il pallone a centro area dove Serra, liberissimo, ha colpito di potenza lasciando di stucco Paradisi firmando il quinto successo personale”.

Dopo dieci minuti il pareggio catanese che è frutto di un errore della retroguardia casertana. “Biagini fermava con la mano Campilongo in contropiede senza che l’arbitro intervenisse. Rapido dietro-front e Fragliasso andava in fuga sulla destra: cross teso sul quale Marchetti entrava di testa insaccando involontariamente alle spalle di Grudina”.

Poco prima dell’intervallo (44’) la seconda realizzazione della Casertana. “Giordano strappa il pallone a Sciuto ed invita Ravanelli al contropiede: tocco sull’uscita di Paradisi che diventa un invito d’oro per Campilongo a centro area. Piatto destro e palla in fondo al sacco”.

Nelle battute conclusive della ripresa (83’) la rete del definitivo 3-1. “Campilongo scatta sulla destra e libera al centro Solfrini che fa secco il portiere”.