LIVE - Rivivi con noi la conferenza stampa del presidente rossoblù D'Agostino

Nel pomeriggio di oggi allo stadio attesa per le parole del presidente D'Agostino che torna a parlare con la stampa per fare un bilancio della stagione e dare importanti dettagli sulla questione relativa al nuovo stadio.
Rivivi con noi tutte le fasi della conferenza stampa del massimo dirigente rossoblù.
"Era giusto vederci per salutarci. È stata un'annata travagliata. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare tutto l'anno, con una squadra che si giocava il terzo posto e l'altra i playoff. Non era quello che ci aspettavamo, la nostra squadra era da playoff. Tra il dire e il fare ci passa il mare. L'importante è aver ottenuto l'obiettivo. Se andiamo a vedere il budget dell'anno scorso e quello di quest'anno, abbiamo speso di più quest'anno. Sono annate che quando partono male è difficile raddrizzare. Credo che, per quanto espresso, tranne la partita di Avellino, nessuno ci ha messo sotto, almeno sotto la gestione Iori. Abbiamo fatto undici pareggi, c'è poco da fare quando gira storto. Non è difficile aggiustare questa squadra, che è giovane, a parte qualcuno. Non ci saranno stravolgimenti, bisogna valutare insieme, è il mercato che ti crea certe problematiche. Abbiamo fatto un miracolo nelle scelte perché abbiamo preso elementi fuori mercato e che prendevano ingaggi elevati. Campionato tutto falsato. Chi le ha incontrate nel girone di andata, è stato penalizzato. Iori è andato via perché ci doveva essere una sterzata. Chi paga è sempre l'allenatore. Tant'è vero che l'ho richiamato e gli ho dato la possibilità di giocarcela. Fidejussione? È tosta, ma non è la soluzione. Non è giusto dare tanti soldi alla A e alla B, e poco alla C. Questa stagione ci fa riflettere in più sulle scelte da fare, scommesse da non fare in settori delicati. Ci vuole un pizzico di fortuna. Ds? Dobbiamo incontrarci e valutare se ci sono i presupposti per continuare, anche perché a vive a 800 km da casa. I soldi sono l'ultima cosa. A parte lo stadio, Caserta fa centomila abitanti. Il problema è che questa squadra interessa poco, da almeno cinquanta anni, a parte i tifosi malati. Non è che dobbiamo coinvolgere la provincia, è mancato l'entusiasmo e bisogna fare qualcosa di straordinario, e questo si chiama stadio. Fare i campionati di vertice non cambia la storia. Quando si è fatta la B, c'era un enorme seguito dalla provincia. Oggi per fare una squadra importante ci vogliono tanti soldi. Per fare le salsicce ci vuole la carne. I miei sono soldi sudati, della mia azienda e che metto qua. Se ci sono imprenditori che vogliono investire sono pronto, ma ad oggi non ho ricevuto alcuna chiamata, anche con questo progetto stadio. Un imprenditore non verrà mai. Sono partito da zero e mi sono creato tutto coi miei sacrifici, io e mia moglie, dalle tre del mattino. Sto facendo il tifoso, non l'imprenditore. Mettere e buttare da imprenditore due tre milioni l'anno. Non esiste un altro pazzo come me. Per far sì che la cosa sia duratura, ci vuole lo stadio. Lo volete capire o no che questa è storia? Di questo ne usufruiremo tanto, ci saranno cinque - seicento posti di lavoro. Cerchiamo di completare quest'opera. Siamo la prima società a realizzare uno stadio nuovo, e non come altre che hanno fatto un'opera di restyling. Abbiamo dato una lezione a tutti. Per quanto mi riguarda, hanno fatto purché quest'opera andasse avanti. Ringrazio sindaco, assessori e ufficio tecnico. Lo stadio è come se fosse già fatto. I progettisti sono persone serie, il progetto deve essere fatto e realizzato. Vincono quando viene realizzata l'opera. Siamo un pò frenetici. Il più è fatto. Le quote sono state cedute al consorzio. Manca qualche piccola operazione simbolica. Nessun pessimismo. Chi non vuole che si faccia, può stare a casa. Nessun calciatore vuole retrocedere: ci sono quelli che sopportano o no la pressione, e chi ha paura. L'esempio è quello della Sampdoria con un budget di ventiquattro milioni di euro e rischia di retrocedere. Le decisioni sono sempre di una sola persona. Un calciatore non vuole venire se impelagato nella zona retrocessione. Ci siamo ripresi già con Guidi e D'Angelo ma mai a questo punto. L'esperienza prevale. Ci può stare che una squadra non paga. Prevenire certe situazioni deve essere prioritario. Certi subentrano per accompagnare alla morte. Ognuno si guarda i problemi suoi. Secondo il mio pensiero, qualora realizziamo quest'opera, niente ci è vietato. Prima di scrivere stronzate, dovete chiedere. Quando la gente non viene, è anche colpa vostra. Siamo una società tra le più ospitali d'Italia. Voi ci dovete difendere, perché fate paura. Dovete scrivere il giusto. Ogni anno quattro cinque squadre falliscono. Con questo progetto, avremo uno stadio di prima generazione. Se volete comprare una squadra di C, ve la regalano. Il 12 giugno presenteremo il Consorzio alla stampa locale e nazionale al Crowne Plaza e lì daremo la data di inizio dei lavori."
È intervenuto il responsabile marketing Massimo Vecchione:
"Grazie a tutti gli sponsor che sono intervenuti e ci hanno dato una mano. Speriamo ce ne siano di più. Abbiamo avuto complimenti dai dirigenti dell'Avellino quando sono venuti qua."