Casertana, a Casarano nuovo harakiri. Col Nardò nessuna alternativa ai tre punti

17.02.2022 13:25 di  Antonio Papale   vedi letture
Mohamed Mansour
Mohamed Mansour
© foto di Giuseppe Scialla

Con la sconfitta rimediata ieri pomeriggio in quel di Casarano, la Casertana continua nella propria caduta libera, fatta di appena sette punti in dodici giornate. Numeri da retrocessione, difficili da spiegare ma che non mentono. Il buco nero dei falchetti sembra proprio non avere fine. Come sempre, però, prendiamo in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri in terra salentina ha lasciato in eredità.

CASERTANA KAMIKAZE - La gara di ieri ha visto un vero e proprio autolesionismo dei falchetti, capaci di andare in doppio vantaggio e poi compiere i soliti errori che sono costati la sconfitta. Un film già visto col Molfetta, dove anche lì i falchetti andarono in doppio vantaggio per poi capitolare. Tre gol in ventitré minuti in entrambe le occasioni.

GOL SUDAMERICANI - Quelli segnati da Vicente e Diaz che hanno illuso il popolo rossoblù nel portare a casa i tre punti. Per il centravanti argentino primo gol alla prima da titolare, nella speranza che possa aiutare i suoi compagni ad uscire da questo momentaccio.

NUMERI A CONFRONTO - Ventisei punti a sette, ventitre gol fatti contro quindici, undici gol incassati a dispetto dei ventisei: questi sono solo alcuni dei numeri di due versioni diverse della Casertana di quest'anno, le prime dodici giornate con le seconde. Una versione da primato, l'altra da retrocessione. E nel calcio i numeri sono una scienza infallibile.

SITUAZIONE PEGGIORATA - Di solito col cambio di allenatore si prova a invertire una tendenza negativa. Con tutto il rispetto per Feola, i numeri rispetto a Maiuri sono nettamente peggiori: per il tecnico esonerato media punti 1,52 a partita con 34 gol fatti e 30 subiti, per Feola 0,33 punti a partita, con 4 gol fatti e 7 subiti. Urge inversione di tendenza.

FELLECA IN E OUT - È durata circa mezz'ora la gara dell'attaccante rossoblù. Si è pensato a problemi fisici, invece per Feola il cambio è stato fatto per l'atteggiamento mostrato in campo.

GUARDARSI ALLE SPALLE - Inutile parlare in questo momento di playoff, ora i falchetti devono iniziare a guardarsi dietro perché chi lotta per salvarsi sta iniziando a fare risultati ed ora non si può sbagliare.

ZERO ALIBI - Infortuni, squalifiche: sono alibi che possono reggere per un breve periodo, non quando da tre mesi per una squadra si spegne la luce senza trovare la forza per riaccenderla. E ciò anche per rispettare i tifosi ormai sconfortati.

LA DELUSIONE - È quella dei tifosi che provano ad esternarla coi post su Facebook, perché ormai sono spazientiti di questo inspiegabile blackout prolungato dei propri beniamini. E sicuramente domenica saranno in pochi al Pinto.

NARDÒ, IMPERATIVO VINCERE - E domenica si torna al Pinto per provare a ripartire e dimenticare queste ultime delusioni. Arriverà il Nardò che si ritrova impelegato nella bassa classifica e che deve cercare punti salvezza. Ma per la Casertana domenica, per l'orgoglio e per ridare serenità ad un ambiente depresso, deve esistere solo la vittoria.