Casertana, col Crotone fatto il proprio dovere. A Trapani per vincere, anche se potrebbe non bastare per salvarsi direttamente

La vittoria ottenuta sabato nel tardo pomeriggio al Pinto contro il Crotone consente alla Casertana di trascorrere una serena Pasqua e di continuare a sperare nella salvezza diretta. Peccato però che i risultati arrivati dagli altri campi non abbiano messo i falchetti nella condizione di essere artefici del proprio destino ma comunque è già importante giocarsi tutto negli ultimi 90'. Detto ciò, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri pomeriggio ha lasciato in eredità.
VITTORIA DOVEVA ESSERE E VITTORIA È STATA - Tutto il popolo rossoblù si aspettava una vittoria che desse maggiore forza alle ambizioni di salvezza e vittoria è stata, magari non con una prestazione eccezionale, ma con un cuore ed un carattere che forse in altre occasioni sono mancati.
LA ZUCCATA DEL CAPITANO - Nel momento in cui i falchetti sembravano soffrire la pressione del Crotone, arriva la zuccata di capitan Bacchetti che si prende la squadra sulle spalle e spiana la strada verso una vittoria dal peso specifico enorme, qualora si arrivasse all'obiettivo salvezza.
IL TALISMANO MAGICO - Parliamo di Destiny Egharevba che, ogni qualvolta inserisce il suo nome nel tabellino dei marcatori, porta risultati importanti ai suoi compagni. Il gol di ieri ha letteralmente chiuso i giochi.
LE MILLE COMBINAZIONI - Quelle che si sono fatte da sabato pomeriggio circa le possibilità di salvezza diretta dei falchetti. Al termine della giornata di ieri, è rientrato nella mischia anche il Foggia, e i falchetti qualora facessero meglio all'ultima giornata, potrebbero anche scavalcare i pugliesi; la salvezza può anche arrivare vincendo a Trapani e in caso di non vittoria del Messina.
ZANBATMAN - Parliamo di Alessandro Zanellati, il chiaro mvp della partita di sabato che ha negato in ogni uomo al Crotone la via della rete. L'ex Padova probabilmente chiuderà la stagione come la principale nota positiva dei falchetti.
IL DODICESIMO UOMO - Parliamo ovviamente del popolo rossoblù che, incurante della posizione di classifica dei falchetti, ha incitato la squadra per tutti i novanta minuti, e si è fatto sentire soprattutto nei momenti in cui la pressione calabrese si è fatta sentire. Encomiabili come sempre e più di sempre.
LA FINALE DI CHAMPIONS - Smaltiti uova, agnelli e colombe, è tempo per i falchetti di mantenere alti i diapason della concentrazione perché sabato c'è l'ultimo atto di questa tribolata regular season con la finale di Champions che i falchetti giocheranno a Trapani contro i granata che sperano ancora nei playoff e dei mille ex: Celiento, Sabatino, Carriero e Toscano. Inutile dire che l'unico obiettivo è vincere per poi guardare agli altri campi. Chissà se alle 18,30 di sabato si possa festeggiare la salvezza.