Casertana, col Catania il punto di un gruppo che non molla mai, tra zampate malefiche, il dolce nella coda e un D'Agostino incontenibile. A Monopoli per trovare continuità

01.11.2025 14:24 di  Antonio Papale   vedi letture
Casertana
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© foto di Giuseppe Scialla

Il pari dell'orgoglio, del cuore, di chi non molla mai e ha due attributi grandi così. Sintetizzandola così, è questo il titolo più adatto per spiegare la gara giocata ieri sera al Pinto nella notte dedicata ad Halloween dalla Casertana contro un Catania che, almeno nel primo tempo, di dimostrato le proprie qualità e del perché è la candidata numero uno al salto di categoria. Ma questa Casertana è davvero figlia di un DNA da combattente, che lotta, soffre, e che non molla mai. Anche rileggendo i singoli frame della partita è così: una reazione da leone ferito ai due svantaggi ne è la dimostrazione pratica. Nella serata del Pinto, in pochi tra i rossoblù non sono riusciti a raggiungere la sufficienza. Alla fine sono state due le cose che hanno colpito maggiormente: un D'Agostino incontenibile come ai bei tempi alla realizzazione del rigore da parte di Liotti e gli applausi scroscianti del pubblico al momento dei saluti con la squadra. Come sempre però cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri sera ha portato via con sé.

IL PAREGGIO DEL CUORE - È stato proprio così: davanti ad una squadra che ha dimostrato le proprie qualità almeno per un tempo, e senza nessuna paura, i falchetti hanno dimostrato di avere un grande cuore, reagendo come un leone ferito nei due momenti di svantaggio, e soprattutto il secondo poteva essere una mazzata. Così non è stato e il premio è stato il ricevere l'applauso dei tifosi presenti e hanno riconosciuto l'impegno messo da parte dei loro beniamini.

UN GRUPPO INDOMITO - È questo l'imprimatur che viene fuori dalla gara di ieri, di un gruppo unito, coeso, che ha due attributi grandi quanto una casa nel momento in cui deve lottare e soffrire per ottenere un risultato. Nei singoli possono esserci degli errori, ma quello che si nota e si può dire senza tema di essere smentiti è che questa Casertana è un gruppo granitico.

LA ZAMPATA MALEFICA - È quella messa a segno da Federico Proia per riequilibrare nel primo tempo la gara che si era complicata a causa del super gol di Di Tacchio. Era quello che serviva per tornare con carica nel secondo tempo. Quarto gol stagionale per il centrocampista romano, e dal peso specifico enorme perché, ogni qualvolta arriva un suo gol, i falchetti non perdono mai.

IL DOLCE NELLA CODA - È proprio così, perché, nel momento in cui sembrava tutto perduto, è arrivata quella sorpresa chiamata rigore che ha tolto dalle bocche rossoblù un immeritato retrogusto amaro. Tutto ciò grazie a un rigore fischiato dal comunque disastroso Gianquinto di Parma per un fallo di D'Ausilio su Casarotto e realizzato dal freddo Liotti.

D'AGOSTINO INCONTENIBILE - Malgrado il recente lutto che lo ha colpito, ieri era presente anche il presidente rossoblù Giuseppe D'Agostino che ha seguito la gara con grande partecipazione, soprattutto nel momento del rigore, al seguito del quale si è lasciato andare ad un'esultanza incontenibile incontenibile nel momento in cui la palla di Liotti ha scosso la rete catanese.

A MONOPOLI PER DARE CONTINUITÀ - Giusto il tempo di qualche giorno per riposarsi, che la testa dei falchetti deve essere incentrata alla difficile trasferta di Monopoli, che è comunque l'inizio di un cammino leggermente più abbordabile. Inutile dire che ci vuole grande attenzione per dare continuità di risultati e non ricevere sgradite sorprese.