Casertana, col Siracusa tre punti di rigore e sofferenza, tra classifica oltre le aspettative e analogie col passato. A Salerno senza alcuna paura e con la voglia di giocare lo scherzetto alla capolista

Ieri, nel match dell'ora pasti della domenica, soffertissima vittoria della Casertana, che continua nel suo volo e nel suo campionato ben al di sopra di ogni rosea aspettativa, contro il fanalino di coda Siracusa che, al di là della classifica piangente, se l'è giocata fino in fondo. A decidere la gara, un rigore di Bentivegna assegnato dopo il controllo del fvs per un fallo di mano di Candiano. Di riffa o di raffa, però, la seconda vittoria di fila, prima volta in stagione che capita un double, è arrivata e manda i falchetti in direzione Salerno con grandissima fiducia dal punto di vista mentale, con la voglia di giocare uno scherzo alla capolista e regalare la gioia più grande ai tifosi. Detto ciò cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara del Pinto ha lasciato in eredità.
RIGORE E SOFFERENZA - Sono queste le due caratteristiche principali della vittoria di ieri, il rigore realizzato da Bentivegna e tanta, inaspettata, sofferenza contro un avversario venuto a giocarsi la vita calcistica. Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene e il popolo rossoblù ha potuto esultare per una vittoria che lancia i falchetti nelle zone nobili della classifica.
MAGIC MOMENT - È quello che sta attraversando Accursio Bentivegna, nuovamente MVP della partita per la seconda volta in otto giorni, nei quali ha realizzato tre gol dal peso specifico enorme. È da sottolineare di come, ogni volta che segna, arrivano vittorie per i falchetti. Solo in quella di Crotone non ha messo lo zampino.
CLASSIFICA OLTRE LE ASPETTATIVE - Forse, guardando il calendario a luglio, nessuno, forse neanche il più ottimista dei tifosi, sognasse una classifica così bella. Ora però non bisogna fare voli pindarici e continuare tutti (società, calciatori, allenatore, tifosi, città e stampa) sulla strada dell'umiltà e dell'unità di intenti e con la politica di uno step alla volta. Perché qualora si perdesse l'umiltà, si rischia di perdere la visione della realtà.
DIFESA ARMA VINCENTE - Un altro merito di Coppitelli è quello di aver dato, anche grazie all'inserimento di Heinz, una sistemata al reparto arretrato che, nelle prime partite, aveva un pò balbettato.
LA NOTA DOLENTE - Se vogliamo trovare il pelo nell'uovo, lo possiamo trovare negli infortuni: quello di Bacchetti nel riscaldamento, e quelli di Toscano e Liotti nel corso della gara coi siciliani. La speranza è che siano problemi di lieve entità da permettere loro di partecipare al derby.
ANALOGIE COL PASSATO - La gara di ieri ha portato via con sé tante analogie con una gara ancora nella memoria dei tifosi rossoblù: quella del sei gennaio 2015 con gli acerrimi rivali della Salernitana. Analogie riguardanti l'orario delle 12,30, le condizioni meteo tra sole e vento, la vittoria rossoblù, l'angolo nel quale si è insaccato il pallone, ma anche che a decidere la partita è stato un giocatore isolano: in quel caso il sardo Mancosu, ieri il siciliano Bentivegna.
A SALERNO SENZA PAURA - Nemmeno il tempo di godersi vittoria e classifica soddisfacente che i rossoblù devono concentrarsi sulla madre di tutte le partite, quella attesa da anni dal popolo rossoblù: il derby di Salerno, dove i falchetti avranno tutto da guadagnare e dove bisogna andare a giocarsela senza paura contro avversari più blasonati e con la voglia di regalare la più grande soddisfazione ai loro tifosi.