ANALISI - Non è più la stessa Casertana, ma non può esserlo: momento determinante della stagione

Solo 6 i punti conquistati in 5 gare del 2015
08.02.2016 12:10 di  Raffaele Cozzolino   vedi letture
ANALISI - Non è più la stessa Casertana, ma non può esserlo: momento determinante della stagione
© foto di foto: tuttocasertana.it

La Casertana non c'è. In questo 2016 il ruolino di marcia è da zona play out. Sei punti in cinque gare. Sono sette i gol subiti. Ma, in generale, sono le prestazioni a non convincere. Non è più la Casertana del girone d'andata, è questo quello che si dice negli ambienti che vivono di rossoblù ed è giusto sottolinearlo. Ma la realtà, forse, è che questa è una squadra completamente diversa rispetto a quella che ha chiuso il 2015. Nei giocatori, nello spirito, nei movimenti. 

La pressione che si è creata sulla capolista sembra aver minato le certezze di un gruppo che con l'unità d'intenti, e quella sana incoscienza, aveva compiuto un vero miracolo piazzandosi in testa alla classifica. Il mercato di gennaio, fatto per rinforzarsi, come era lecito attendersi, al momento non sta dando i frutti sperati. L'infortunio di Capodaglio ha scombussolato ancora di più le gerarchie di un centrocampo che non riesce ad essere quella cassaforte fondamentale per gli equilibri della squadra. L'attacco alla profondità che ha caratterizzato il gioco delle punte (o giocatori offensivi) rossoblù sta venendo meno con l'inserimento di un giocatore come Jefferson, più prima punta (seppur generoso nel muoversi in continuazione). La difesa ha perso in sicurezza, complice un rendimento ed una personalità vistosamente calata da parte di alcuni giocatori chiave. 

Come detto non è più la Casertana di prima, ma perché, forse, non può più esserlo. Una rosa diversa, della quale va trovata una nuova quadratura. Un paradosso, data la posizione in classifica occupata prima del mercato. 

Senza Capodaglio il centrocampo a tre suona veramente difficile, dato che Agyei (che non giocava da 2 mesi) si è dato molto da fare ma ha caratteristiche diverse. Si potrebbe optare per un 3-4-3, oppure passare a questa tanto desiderata difesa a quattro. Ma una domanda sorge spontanea: chi fa il terzino destro? Finizio non ha mai giocato titolare, Mangiacasale soffrirebbe e non è quel tipo di giocatore. La soluzione più affidabile è Riccardo Idda, che è un centrale e a fare il terzino sarebbe esposto a partite non semplici (esperimento già visto lo scorso anno con risultati altalenanti, per andarci cauti). Questo vuol dire che il mercato, seppur faraonico, lascia qualche lacuna che potrebbe portare a qualche rammarico.

Romaniello, in ogni caso, valuterà il da farsi, conoscendo fino ed in fondo le caratteristiche dei suoi giocatori, e quindi l'unico a poter tirarne fuori il meglio. La Casertana ha dimostrato di saper andare oltre ogni difficoltà. Di essere squadra. Questo è il momento più complicato della stagione, quel periodo che determinerà il reale obiettivo dei Falchetti. La missione della squadra è ritrovare equilibrio ed identità, quella dell'intero ambiente rossoblù è di spingere il gruppo oltre i propri limiti.

Caserta e la Casertana non molleranno la presa, questa è l'unica certezza di un futuro tutto da definire ma che già nelle prossime giornate, con Juve Stabia e Cosenza, si materializzerà in qualcosa di più concreto. Siamo fiduciosi.