Cangelosi sprona i suoi alla vigilia della Palmese: "Cerchiamo di uscire da questo momento, a partire da domani. Fondamentale finire al terzo posto"

06.05.2023 14:36 di  Antonio Papale   vedi letture
Vincenzo Cangelosi
Vincenzo Cangelosi
© foto di Giuseppe Scialla

A poche ore dalla delicata gara interna con la Palmese che chiude la regular season e che deciderà la posizione definitiva dei falchetti, classica conferenza stampa prepartita con mister Vincenzo Cangelosi che ha analizzato il delicato momento dei suoi e la gara coi rossoneri.

Sul momento rossoblù e proiettandosi sulla gara di domani: "Sicuramente, entrambe ci giochiamo qualcosa. Per noi è importante perché ci giochiamo il terzo posto. Quando sono arrivato la squadra aveva 24 punti. Si è fatto il possibile, visto il distacco. Si doveva vincere tutte le partite, non ci siamo riusciti. Dopo Pagani, non ci credeva nessuno. Le sette vittorie di fila hanno creato entusiasmo, poi vedendo il cammino di Paganese e Sorrento ho capito che era una rincorsa impossibile. I ragazzi sanno quanto è importante domani e che i nostri playoff iniziano domani. Spero di vedere la squadra divertirsi nel fare quello che sa fare."

Sulla rincorsa: "È stato uno sforzo notevole, poi da Uri in poi, gli altri hanno sempre vinto, noi abbiamo frenato, era impossibile vincerle tutte. Dal settimo posto, abbiamo ottenuto il miglior piazzamento possibile."

Sulla formazione, sulla Palmese e sul discorso diffidati: "Ci sono due partite non una e ragionare anche sulla successiva, importante capire quali valutazioni fare. Palmese che è organizzata e ha disputato un ottimo campionato, anche perché è una neopromossa. Valuterò bene se rischiare i diffidati."

Sul possibile tradimento da parte dei calciatori, come atteggiamento: "Non mi sento tradito, analizzo le cose dal punto di vista tecnico. Sono quattro partite diverse. Uri persa per casualità, Portici persa all'ultimo ma con una buona reazione della squadra, Angri abbiamo creato tanto ma non finalizzato che alla fine è sempre stato un nostro limite, Aprilia veramente brutta in tutti i sensi e che assomiglia a quella di Frascati, la differenza è che il risultato aveva nascosto tutto. Non è una giustificazione, mi fido dei calciatori e sono sicuro che usciremo da questo momento."

Sull'aspetto mentale e su quanto accaduto durante il campionato: "I campionati non si vincono sulla carta, ma sul campo. La dimostrazione il pareggio del Milan con la Cremonese. Uno vince. Non c'è nessun teorema per il quale uno deve obbligatoriamente vincere. Le vittorie si costruiscono nel tempo. Jordan diceva ho vinto dopo aver perso tanto. Se questa squadra non avesse avuto problemi, non sarei qui. Problemi nascosti dalle vittorie e che si sono riproposti ad Uri. La squadra avverte questa negatività. Siamo noi che dobbiamo tirarci gli altri. E dobbiamo essere noi ad uscirne. I campionati si vincono tutti insieme, con alchimia tra squadra, società, stampa, pubblico. Il terzo posto risultato che ci permette di giocare la prima partita in casa."