La Casertana a Catania per ripartire, Cangelosi: "Siamo in emergenza, ma non deve essere una scusa. Catania costruito per vincere"
A pochi minuti dalla partenza in aereo per il ritiro prepartita in vista della difficile gara di Catania, classica conferenza stampa prepartita di mister Vincenzo Cangelosi che ha trattato tutti i principali argomenti del mondo rossoblù.
Sulla gara di domani: "Gara che si prepara da sola contro un avversario importante che può far bene, sia nel breve che nel lungo periodo, in uno stadio importante. Mi aspetto una partita dove entrambe giocheranno per vincere. Anche le squadre di Lucarelli hanno un calcio propositivo. Ci vuole un atteggiamento più propositivo del solito per limitare le loro potenzialità."
Sui convocati: "Siamo in piena emergenza, out Casoli, Damian, Montalto e Tavernelli, recuperati Celiento e Proietti. Convocati solamente in diciannove, utilizziamo al meglio quelli disponibili."
Sull'identità della squadra: "Faccio un sacco di prove e, siccome ci sono tre partite in una settimana, devo valutare le situazioni migliori. Non ho mai cambiato il mio modo di pensare il calcio. Sono sicuro che faremo una buona partita."
Su Rovaglia: "Ha giocato poco a Castellammare, deve trovare il ritmo partita e non so se può giocare dall'inizio o a gara in corso."
Sul momento della squadra: "Solo la gara col Messina è da cancellare, Benevento non malissimo, col Latina abbiamo peccato di finalizzazione, col Potenza creato poco. Sappiamo cosa c'è da fare. Non sono preoccupato perché basta poco per cambiare il trend. Solo chi non sa la storia e il vissuto può farsi prendere. Oggi abbiamo un calo fisiologico. Se ne mancano in tanti, è logico."
Sul Catania: "Hanno difficoltà dovute ai cambiamenti che hanno fatto, hanno gli stessi problemi avuti da noi all'inizio. Sono giocatori esperti, con una piazza esigente che ti chiede e ti dà tanto. Vogliono vincere, ma anche noi."
Sul girone di ritorno: "I risultati sono frutto sia dei tanti cambiamenti, sia perché tutte le squadre danno tutto per raggiungere il proprio obiettivo."