Casertana, cronaca di un anno oltre le aspettative: mancata solo la ciliegina sulla torta

25.05.2024 13:23 di  Antonio Papale   vedi letture
Armando Anastasio
Armando Anastasio
© foto di Giuseppe Scialla

Da una settimana, è terminata la stagione rossoblù e giustamente si pensa a quello che deve essere il futuro, che, però, deve, per forza di cose, dare uno sguardo a ciò che è successo quest'anno, un anno stupendo per i falchetti, bravi anche a superare le numerose difficoltà che si sono poste sul loro cammino.

Per parlare compiutamente di tutto, bisogna riavvolgere il nastro e partire da luglio dell'anno scorso, dove la società cara a D'Agostino, alla luce dei playoff vinti in serie D, presenta domanda di ripescaggio in C e, viste le mancanze degli altri, diventa la prima avente diritto dalla D. I ricorsi della Reggina frenano l'entusiasmo che diventa irrefrenabile il 30 agosto quando il Consiglio di Stato chiude la porta ai calabresi. Per organizzarsi, i falchetti chiedono e ottengono il rinvio delle prime due partite di campionato e la proroga del mercato, che porta giocatori come Curcio e Montalto, tanto per fare dei nomi. L'avvio è contraddistinto dal fatto che i falchetti giocano, Coppa Italia inclusa, dodici partite in quarantadue giorni, nemmeno le squadre di A: e ciò condiziona anche i risultati.

Pian piano, però, la musica cambia ed i rossoblù scalano la classifica a suon di vittorie e di prestazioni spettacolari che li portano al secondo posto. Tra gennaio e febbraio, complice anche i diversi infortuni che falcidiano la rosa a disposizione di Cangelosi, c'è una flessione che termina dalla seconda metà di marzo, nella quale i rossoblù collezionano diciassette punti nelle ultime sette giornate. Il risultato è il quarto posto che significa secondo turno di girone dei playoff promozione: al Pinto arriva il Cerignola, che va anche vicino al colpaccio ma deve fare i conti con un super Venturi che manda i falchetti alla fase nazionale. Arriva il momento del sorteggio, avversario la Juve Next Gen: ad Alessandria arriva nel finale una vittoria firmata Curcio. Non basta però perché al Pinto i torinesi fanno la partita perfetta e fanno terminare la stagione rossoblù davanti a 6000 persone tristi.

Si conclude così un anno rossoblù oltre le aspettative, dove si sono superati mille problemi ma dove soprattutto si somo ritrovati entusiasmo e quell'amore verso la maglia rossoblù un pò sbiadito negli anni scorsi. La speranza di tutti è che non vada disperso questo entusiasmo e che quel sogno che tutti hanno in fondo al cuore, quest'anno solo accarezzato, possa essere presto realizzato.