Lucarelli sferza il Catania in vista della Casertana: "Dobbiamo crescere sotto tanti aspetti, soprattutto quello mentale. Domani vogliamo vincere"

10.02.2024 13:28 di  Antonio Papale   vedi letture
Cristiano Lucarelli
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Cristiano Lucarelli
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

A poche ore dal match interno con la Casertana, in casa Catania ha parlato del match e di tutte le dinamiche del mondo rossazzurro mister Cristiano Lucarelli.

Su Sturaro, Furlan e Di Carmine: "Sono a disposizione. La lista dei convocati non era bella, soprattutto perché eravamo contati. Valuteremo modi e tempi del loro impiego."

Sulla lista: "Siamo in ventidue e stiamo vedendo di fare delle aggiunte ragionate. Silvestri si sta curando. Possiamo fare dei reinserimenti di chi era fuori. Rizzo fa parte degli infortunati ed ha dei tempi di recupero incerti, anche perché va poi riatletizzato.*

Sulla partita di Picerno: "La differenza l'hanno fatta i dettagli, tra una squadra in fiducia e l'altra alla ricerca di un equilibrio. Stiamo lavorando per cercare di metterci nelle condizioni di essere una squadra di campo. I rapporti tra i ragazzi sono ottimi, tutti vogliono fare di più rispetto ai risultati. Non sono d'accordo con le parole del loro allenatore. Peggiore prestazione dal punto di vista del palleggio."

Sulla gara di domani: "Contano tanto l'aspetto mentale e i dettagli. Bisogna avere energia e voglia per riscattare Picerno. Penso che la squadra soffre fisicamente e mentalmente. La squadra deve avere capacità di soffrire, cercando di rimanere sempre in partita, altrimenti si rischia di prendere delle imbarcate. Ognuno di noi dispiaciuto quando si perde, il dispiacere è globale. Domani vogliamo vincere, stiamo facendo tesoro di ciò che ci dicono i tifosi. Troppo presto per il funerale. Bisogna migliorare però su tanti aspetti."

Sul Rimini: "Pensiamo prima al campionato, poi alla Coppa Italia. Se avessi la certezza di vincerla, farei una preparazione per il campionato. Oggi il campionato è la priorità, vista la posizione di classifica."

Sui nuovi acquisti: "Auspico sempre che nei primi giorni di ritiro vengano fuori i problemi per risolverli. Se sono stati utilizzati e poi c'è un calo, preferisco mangiare merda e soffrire per poi essere pronti al momento opportuno. Gli infortuni che ci sono sono su ragazzi che hanno avuto problemi pregressi. Qua la pressione è enorme e scrivono anche sui social, sfido qualunque squadra nel non avere problemi giocando ogni tre giorni. Zammarini gli è caduta una cosa addosso, Sturaro doveva riatletizzarsi dopo due mesi di inattività in Turchia. Manca la conoscenza calcistica, devono capire i meccanismi dell'altro, ci vuole tempo."

Sul lavoro che sta facendo: "Catania tornato in C nove anni fa, tanti cambiamenti. In fondo ci sarà la luce, vedo delle cose già vissute. Il responsabile sono sempre io. Non voglio essere osannato, ho fatto poco per prendere il consenso. La società ha dato segnali, ora tocca a noi. Lavoro anche sui dettagli dalle 9 alle 20, ho un obiettivo, nessuno mi obbliga, noi vogliamo provarci. In un processo di crescita ci sono le critiche, poi il martedì si ritorna tutti uniti. Sbagliamo tutti, lo dice anche Guardiola, ragion per cui chiedo ai giocatori di darmi una mano. Capita andare ai playoff da outsider e vincerli. Mettiamo l'astio da parte e mettiamo il bene del Catania al centro. Il tifoso fischiasse me, no i calciatori."

Sul settore giovanile: "Oggi secondo me non ancora, penso di aver convocato Carboni che aveva sedici anni. Questa è una società nuova. Quando parti, ci vogliamo almeno quattro anni per vedere qualche frutto. Dopo il fallimento, tutti sono andati via."

Sulla settimana tipo: "Nelle ultime due partite, arrivati senza dieci giocatori, se puoi ti prendi un vantaggio nei confronti dell'avversario. Furlan arrivato in vicinanza della partita a causa della febbre e per non contaminare i compagni. Quando hai una rosa al completo, non ho nessun problema. Sono disposto anche a due giorni di porte aperte. Credo che comunque ci siano problemi al Cibalino. È stata una mia richiesta non comunicare i convocati per non deprimere i tifosi maggiormente."