Casertana, a Cassino giornata da dimenticare. Domenica imperativo cancellare la macchia

La sconfitta umiliante di ieri pomeriggio apre la prima crisi stagionale in casa Casertana, dove da adesso tutti devono guardarsi negli occhi e capire cosa non sta andando nei rossoblù nonostante la rosa allestita in estate. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara in terra ciociara.
TOCCATO IL FONDO - È inutile prendersi in giro, la prestazione di ieri in terra cassinate è stata ai limiti di una clamorosa umiliazione, coi falchetti che sono stati incapaci di entrare a pieno in partita contro un avversario voglioso che ci teneva da morire a prendersi lo scalpo rossoblù, e ci è riuscito.
MINUTI FATALI - Sono stati quelli dell'inizio della ripresa dove i falchetti non sono scesi in campo e hanno subito due gol in campo aperto e nel giro di pochissimi minuti. E riavvolgendo il nastro del match, sono stati la svolta.
METTERCI LA FACCIA - Al termine del match lo ha fatto, con parole anche forti, il direttore sportivo Alessandro Degli Esposti che si è preso a nome di tutti la responsabilità di spiegare, almeno in minima parte, cosa non sia andato in terra ciociara.
I VANI AVVERTIMENTI DI PARLATO - Ritornando alle parole del mister rossoblù nella conferenza stampa prepartita, Parlato aveva provato a mettere in guardia i suoi rispetto al Cassino. Guardando quanto accaduto ieri pomeriggio, aveva ragione il mister rossoblù.
IL TRIO CHE FA MALE - È quello messo in campo da Carcione che ha fatto venire i sorci verdi alla difesa rossoblù e che ha realizzato i tre gol della vittoria cassinate.
GUARDARSI NEGLI OCCHI - È quello che deve fare tutto l'ambiente rossoblù per capire sia la debacle in terra laziale sia tutti gli aspetti che non vanno. Ed è giusto che tutti facciano un severo esame di coscienza perché non bastano i nomi per vincere il campionato.
LA RABBIA E LA CONTESTAZIONE - Sono i due mantra maturati nei tifosi rossoblù (da applausi per i chilometri percorsi in infrasettimanale) che, al termine della gara, hanno severamente contestato i falchetti. Tempo qualche minuto e la rabbia si è trasferita sui gruppi Facebook, e nel mirino sono finiti un pò tutti.
PER DIMENTICARE - L'unica medicina che i falchetti devono usare per dimenticare la bruttissima (ed è un eufemismo) prestazione di ieri pomeriggio e ricompattarsi, lavorare e soprattutto ritrovare la vittoria, meglio ancora se accompagnata da una buona prestazione.