Casertana, a Nola vittoria e buon inizio di 2023. Con l'Ilvamaddalena per dare un minimo di continuità

09.01.2023 13:25 di Antonio Papale   vedi letture
Sergio Sabatino
Sergio Sabatino
© foto di Giuseppe Scialla

La vittoria arrivata ieri pomeriggio last second in quel dello Sporting Club quando ormai anche i più ottimisti non ci credevano più regala a Cangelosi un debutto da tre punti che consente di guardare al futuro con maggiore fiducia anche se non cancella i dubbi emersi nella prima parte di stagione. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.

LAST SECOND WIN - La vittoria di ieri è arrivata all'ultimo secondo quando nemmeno il più ottimista dei tifosi rossoblù ci credeva. È chiaro che i problemi non sono risolti grazie ad una vittoria, ma perlomeno fa lavorare con maggiore serenità.

CANGELOSI, DEBUTTO COL BOTTO - E fu così che, seppur last second, il tecnico siciliano, per tre decenni secondo di Zeman, si regala un debutto da tre punti. Nessuno sperava in un gioco scintillante, ma perlomeno i tre punti sono arrivati.

MATESE, CHE RITORNO - Nemmeno lui forse ci credeva, ma Mattia Matese si è regalato, in poco meno di mezz'ora, un ritorno da favola, di quello da raccontare ai nipoti. Ci aveva persino provato qualche minuto prima, poi quella palla tesa che va a spegnersi in buca ad angolo. Soddisfazione meritata per chi, come lui, aveva perso un anno a Messina per la rottura del legamento crociato.

SEGNA SEMPRE LUI - Passano gli anni, cambiano i compagni di squadra ma il vizio di segnare Nicola Ferrari non se lo toglie per la gioia dei tifosi rossoblù. Sesto gol in sette partite e capocannoniere incontrastato dei falchetti a quota otto. Che possa dare lui la scossa ai rossoblù?

ANNO NUOVO, VECCHI ERRORI - E anche l'anno nuovo si è aperto con i soliti errori dei falchetti in fase difensiva. Ieri, infatti, il gol nolano è nato da una palla persa da Sena che porta ad una verticalizzazione dove indisturbato Sparacello fulmina Prisco.

LA SCIOCCHEZZA - La sciocchezza che poteva costare caro ai falchetti, soprattutto perché commessa un minuto dopo il pari di Ferrari, è stata commessa da Lorenzo Liurni, espulso per un fallo da dietro. Meno male che i rossoblù non ne hanno avvertito la mancanza e poi hanno vinto lo stesso.

FINALMENTE GLI ATTRIBUTI - E dopo tante volte in cui sono stati accusati di non averli, i rossoblù hanno dimostrato di avere attributi perché era facile demoralizzarsi dopo lo svantaggio e soprattutto dopo essere rimasti in dieci. Invece finalmente è uscito fuori quel carattere sconosciuto ed oggetto misterioso della prima parte di stagione.

ANDATA E RITORNO, STESSO COPIONE - Andando a rileggerle nella loro interezza, le due gare col Nola hanno avuto lo stesso copione: rossoblù sotto poi la rimonta vincente, e lo stesso si può dire della gara del Pinto dello scorso anno. Tutte e tre le gare finite 2-1 per i falchetti. L'unica fuori dagli schemi è la gara di Nola dello scorso anno finita con la vittoria bianconera.

ILVAMADDALENA PER DARE CONTINUITÀ - Nemmeno il tempo di assimilare la vittoria di Nola che i rossoblù devono iniziare a pensare alla gara interna di domenica contro un'Ilvamaddalena arrabbiata per la sconfitta di ieri contro l'ex fanalino di coda Atletico Uri che ha compromesso la classifica dei sardi. Inutile dire che i falchetti debbano pensare a loro stessi e a vincere per dare continuità, per bagnare il 2023 interno nel migliore dei modi e soprattutto per arrivare alla trasferta di Pagani con due vittorie e in grande fiducia.