Casertana, con l'Avellino brutta sconfitta e piovono i primi fischi. A Brindisi alla ricerca di punti pesanti
Purtroppo ieri sera allo stadio Pinto seconda sconfitta interna consecutiva per la Casertana caduta al cospetto di un Avellino bravo a sfruttare la sua superiorità tecnica ed a colpire nei momenti opportuni. Ciò non ha fatto piacere ai tifosi che, dopo 90' di sostegno, hanno fischiato i loro beniamini. Prendiamo però in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri sera ha lasciato in eredità.
UN GOL PER TEMPO - È bastato agli irpini un gol per tempo affinché si cancellassero tutte le velleità rossoblù di fare risultato. Prima il giovane Sgarbi poi l'esperto Marconi hanno fatto ciò che si finisse col più classico dei punteggi.
ZERO PARATE - A parte un tiro di Taurino a ridosso del quarto d'ora della ripresa, nessun tiro è arrivato a creare pericoli seri dalle parti di Ghidotti che ha passato una serata praticamente tranquilla.
GLI INFORTUNI - Non sarà una scusante, ma ieri i falchetti ne sono usciti male anche dal punto di vista dell'infermeria: Celiento out dopo poco più di mezz'ora, Carretta con altri problemi fino alla fine, idem Toscano: forse forse una benedizione di questi tempi non sarebbe male.
LA CLASSIFICA CHE PREOCCUPA - Con tutto il rispetto per le parole di Cangelosi che non la guarda e il fatto di aver giocato così tante partite in pochi giorni, la classifica rossoblù un pò preoccupa: quartultimo posto in compagnia di Catania, Giugliano e Sorrento, una sola vittoria, e soli cinque gol segnati: numeri non propriamente piacevoli.
MALEDIZIONE PINTO? - Per esserne certi, ci vogliono almeno un altro paio di controprove, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti: appena due punti in quattro gare al Pinto con un gol fatto e sette subiti. Trend da invertire quanto prima e per far sì che l'impianto di Viale Medaglie D'Oro ritorni ad essere il punto di forza dei falchetti.
LA PIOGGIA - È quella di fischi, che ha accompagnato i falchetti negli spogliatoi. Il pubblico ovviamente non era contento sia per il risultato sia per la prestazione, e chi paga il biglietto ha tutto il diritto di manifestare il proprio dissenso. È chiaro che dipende dai rossoblù farli tornare applausi.
LA FESTA - Quella che hanno fatto le due tifoserie prima, durante e dopo la gara, esprimendo tutti quei valori positivi del quale deve essere portatore questo sport, al di là del risultato del campo. Sul campo hanno vinto i lupi, sugli spalti le tifoserie rossoblù e biancoverde
PUNTI PESANTI - Quelli che i falchetti devono cercare a Brindisi, contro una squadra che è appena sotto, anche se ha il recupero col Catania ancora da giocare. Non è uno spareggio, ma un crocevia importante questo sì, anche perché apre l'ultimo ciclo di partite ravvicinate, dopodiché Cangelosi potrà finalmente lavorare sulla settimana tipo.