Casertana, il ko di Pagani accantona quasi certamente i sogni promozione. Buona prestazione vanificata dai soliti errori. Col Cassino per iniziare un mini campionato

22.01.2023 22:08 di  Antonio Papale   vedi letture
Marco Soprano
Marco Soprano
© foto di Giuseppe Scialla

La sconfitta maturata oggi pomeriggio al Marcello Torre, al di là dei fatti extra campo già trattati ampiamente in separate sedi, certifica il quasi sicuro addio della Casertana ai residui sogni promozione, che erano proprio legati a una vittoria al Torre. Una sconfitta figlia dei soliti errori, e che ha vanificato la buona prestazione mostrata. Come sempre però cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara ci ha lasciato in eredità.

SCONFITTA COCENTE - Purtroppo è arrivata una di quelle sconfitte che fanno davvero male, soprattutto per quanto visto nei primi venti minuti del secondo tempo e per le occasioni che si sono create. Ma nel calcio segna chi fa più gol e gli elogi restano fini a loro stessi se non producono risultati.

ADDIO PROMOZIONE - E con questa sconfitta, quelle poche velleità di promozione in C sono quasi totalmente scemate perché risulta alquanto impossibile rimontare tredici punti ad una Paganese col vento in poppa e dieci ad un Sorrento che non ha intenzione di mollare.

LA BUONA PRESTAZIONE - Al di là della sconfitta che è la cosa che più conta, resta la buona prestazione mostrata nonostante un campo a dir poco pessimo e ci si trovasse di fronte al cospetto della capolista. Altro merito dei rossoblù l'aver interrotto l'imbattibilità della porta liguorina che durava da oltre 600 minuti. 

I SOLITI ERRORI - La sconfitta maturata al Torre è figlia di quelle distrazioni difensive che quest'anno sono costate davvero tanti punti. La prima nasce quando De Felice non è praticamente marcato, la seconda quando Maggio verticalizza centralmente in una difesa rossoblù aperta come il mar Rosso. Ecco uno dei motivi per cui i rossoblù non potranno competere fino in fondo per la promozione in C.

LA MENTALITÀ - È quella che, dopo tre allenatori, i falchetti sembrano aver trovato, al di là di tutte le situazioni oggettive. Con Cangelosi, e non ne vogliano i suoi predecessori, si vede una squadra che sa quello che vuole. 

LA SECONDA GIOIA - È quella che nella gara del Torre ha assaporato Giacomo Casoli, uno dei migliori tra le fila rossoblù, entrambe in trasferta e con squadre che iniziano il loro nome con la lettera P, cioè Pomezia e Paganese. Se nella prima volta ha certificato una vittoria, oggi è risultato vano.

DAL CASSINO UN NUOVO MINI CAMPIONATO - Adesso l'unica cosa che i falchetti devono fare è prendere quello di buono che la gara del Torre ha lasciato, resettare e ripartire cercando di azzerare ciò che non è andato. E per farlo hanno la grande occasione contro il Cassino, che oggi ha perso in casa con l'Arzachena e che precede i rossoblù di un punto insieme a Lupa Frascati e Real Monterotondo Scalo. Da qui partirà un nuovo campionato da affrontare al meglio e dove bisogna cercare di raggiungere il massimo obiettivo possibile, guardando una gara alla volta.