Casertana, vinti i playoff con grande autorità ma.... Ora altra estate calda tra sogni di ripescaggio e fronte stadio

22.05.2023 13:47 di  Antonio Papale   vedi letture
Sergio Sabatino
Sergio Sabatino
© foto di Giuseppe Scialla

La vittoria ottenuta ieri pomeriggio al Torre contro la Paganese nella finale dei playoff consente alla Casertana di centrare l'obiettivo secondario che lenisce in parte quanto non ottenuto durante l'anno e di poter sognare un ripescaggio estivo, ben sapendo che bisogna anche sperare nelle disgrazie altrui. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara del Torre ha lasciato in eredità.

VITTORIA D'AUTORITÀ - Quella dei rossoblù è stata una vittoria d'autorità, frutto di un ottimo lavoro settimanale, del cinismo, con la capacità di colpire nei momenti opportuni per ammazzare psicologicamente la Paganese, e di un cuore grande così.

LA PERFEZIONE, O QUASI - La vittoria di ieri dei falchetti porta anche il marchio della difesa, con Soprano e Sabatino quasi insuperabili. L'unico errore è stato quello di Prisco che poteva costare caro ma Sabatino a De Felice ha detto: qui non si passa.

17, LA FORTUNA - Al contrario della smorfia napoletana che dice che il 17 è un numero poco fortunato, ieri il 17 per i falchetti ha portato fortuna, visto il gol numero 17 in stagione per Nicola Ferrari, che, al primo pallone pulito, l'ha messa dentro, facendo iniziare la festa rossoblù. La speranza è che, al di là della categoria, il bomber sassuolese possa restare in rossoblù.

CINQUE MINUTI, E POI - Come recitava una canzone del 1968 di Maurizio Arcieri ad Angelo Guida per approfittare di uno strafalcione azzurrostellati e mettere il punto esclamativo alla gara. Stagione comunque positiva per il 2002 rossoblù, essendo stata la prima in una prima squadra e soprattutto in base allo spazio avuto, vivendo alle spalle di Ferrari.

.... PERÒ QUANTI RIMPIANTI - La vittoria di ieri, però, dall'altro lato fa aumentare i rimpianti per quello che doveva essere (promozione diretta) e non è stato, perché questa squadra aveva i mezzi per farlo e per tanti motivi non ci è riuscita. E solo l'arrivo di Cangelosi ha raddrizzato in parte una situazione brutta sino a Natale.

AL DI LÀ DELLA CATEGORIA, PROGRAMMARE - Ora la società rossoblù deve pensare a programmare e fissare i paletti dal quale poter iniziare la prossima stagione, magari sin da subito, e al di là di quella che sarà la categoria. Una sola differenza: se sarà D, bisognerà costruire una squadra che ci provi fino in fondo a vincere il campionato, se sarà C, mantenere comunque un'ossatura di squadra e provare a giocare un campionato tranquillo e senza patemi per i tifosi.

LA SCONFITTA DELLO SPORT - Al di là del risultato uscito dal Torre, ieri chi ha perso davvero è stato lo sport. Vedere un impianto vuoto e silenzioso è stato davvero un pugno nello stomaco di chi ama questo sport. 

ESTATE CALDA TRA STADIO E RIPESCAGGIO - Conclusa la stagione, è tempo di pensare al futuro e per i rossoblù si divide tra stadio e ripescaggio, con mesi che saranno caldi e faranno capire tante cose, tra i lavori allo stadio che dovrebbero cominciare e un ripescaggio da preparare, richiedere e, perché no, ottenere. E se sui due fronti ci saranno notizie positive, i tifosi rossoblù potranno godersi una delle più belle estati degli ultimi anni.