Tre mesi di ansie poi la grande festa. La C ora patrimonio da conservare

30.08.2023 21:19 di  Antonio Papale   vedi letture
Giuseppe D'Agostino
TuttoCasertana.it
Giuseppe D'Agostino
© foto di Giuseppe Scialla

Oggi è arrivato quel ripescaggio in C tanto atteso da almeno un mese e che chiude un periodo infernale per i tifosi rossoblù lungo 793 giorni, ma non sono stati di certo tre mesi facili per chi vive di Casertana.

La rincorsa al ripescaggio parte 101 giorni fa, quando i rossoblù espugnano Pagani ed entrano nelle nove che possono sperare nella C dalla porta di servizio. Da lì speranza e anche un pizzico di paura subentrano nei tifosi del falco. Il mese di giugno essenzialmente viene vissuto nell'attesa di capire quanti posti si liberano per la terza serie. Alla fine, al di là del Pordenone che rinuncia e viene rimpiazzato dal Mantova, sono in difficoltà Siena, Reggina e Lecco.

A metà luglio, i lombardi ritornano in B, mentre per i due posti liberi solo uno è per la D. Chi è davanti ai falchi deve rinunciare per problemi infrastrutturali tranne il Fano che si deve arrendere per una documentazione non conforme secondo la Covisoc e la commissione criteri infrastrutturali. Mentre il Siena deve cedere il passo all'Atalanta Under 23, la Reggina si gioca le sue carte al Tar e al Consiglio di Stato ma non c'è nulla da fare e così, mentre il Brescia risale in B, i rossoblù, alle 17,42 di oggi, ritrovano quanto perduto 793 giorni fa tra la felicità sfrenata della loro torcida. Quello che i tribunali hanno tolto, i tribunali hanno ridato.

La C ritrovata è solo un punto di partenza e quel patrimonio che tutte le componenti, cioè città, tifosi, istituzioni, società, staff tecnico, giocatori e stampa, devono conservare a tutti i costi per non disperdere ciò che è stato riconquistato con tanta fatica: l'entusiasmo che può dare la possibilità magari di sopperire ai naturali problemi che ci possono essere, soprattutto nelle prime fasi della stagione. Ragion per cui, tutti uniti e coesi, ma soprattutto Conserviamola.