Casertana, col Messina altro inutile pari, tra pali benedetti e i soliti sprechi. Col Taranto necessari i tre punti

Il pari arrivato ieri pomeriggio allo stadio Pinto nello scontro diretto col Messina nega alla Casertana la possibilità di staccare decisamente i peloritani e di avvicinarsi alle altre squadre coinvolte a qualsiasi titolo nella bagarre retrocessione. Analizzando bene la gara di ieri, se da un lato i falchetti devono ringraziare la dea bendata per i legni colpiti dai siciliani, dall'altro devono imprecare per la solita incapacità di sfruttare la mole di gioco creata, con un Krapikas travestitosi per un pomeriggio da Buffon e che ha compiuto ben 6 parate decisive. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.
NIENTE BALZO DECISO - Inutile dire che il pari arrivato ieri ha negato quel balzo che tutti, nell'ambiente rossoblù, speravano: l'ennesima occasione sprecata in un anno dove tante cose non stanno girando per il verso giusto.
(YOU ARE MY) DESTINY - Parafrasando il titolo di una canzone, è stato proprio Destiny Egharevba l'uomo del destino rossoblù che, col suo gol, ha scacciato i cattivi pensieri che aleggiavano sul Pinto dal gol di De Sena.
BACIATI DALLA FORTUNA - Dopo tante volte nelle quali i falchetti non sono stati fortunati, ieri, invece, sono stati loro a dover ringraziare la dea bendata, vestitasi sottoforma di legni e che ha negato al Messina per due volte la gioia del gol.
OCCASIONE PERSA - Inutile prenderci in giro: la gara di ieri è stata un'occasione persa per allungare sui peloritani (tra l'altro col favore dei confronti diretti) e, nell'attesa delle altre partite, tirare in ballo le altre squadre che ora sono davanti ai falchetti e che oggi sarebbero salve.
ASTINENZA FINITA - Ovviamente parliamo del fatto che i falchetti hanno ritrovato il gol su azione in gare giocate allo stadio Pinto. Prima del gol di Egharevba ci sono stati 684' di digiuno: il gol precedente è stato quello di Deli con l'Altamura.
SAN TITAS - Parliamo di Krapikas, il portiere del Messina, che ieri si è travestito da fenomeno, parando anche l'impossibile e negando ai falchetti la vittoria.
IL TOURBILLON - È quello a cui si assiste nell'organico rossoblù negli ultimi giorni, tra arrivi e partenze. E così sarà fino al 3 febbraio, data di chiusura del mercato. In casa rossoblù sono previsti almeno altri tre arrivi con quattro - cinque elementi che, al contrario, saluteranno.
CHANCE DA SFRUTTARE - È quella che domenica prossima i falchetti hanno, visto che il calendario li vedrà opposti al fanalino di coda Taranto, ormai prossimo alla retrocessione e più intento a salvare il titolo per i noti problemi che lo stanno travolgendo. È però una gara da affrontare con concentrazione per evitare figuracce, che questo popolo (quello rossoblù casertano) non merita e che ha già dovuto in parte digerire nel corso di questa stagione.