Trapani, addio alla C: brutte notizie anche per la Casertana
Le indiscrezioni delle ultime ore parlano chiaro: il Trapani non è partito alla volta di Catanzaro e non disputerà per la seconda volta la gara che il calendario l'aveva chiamato ad affrontare. Sarà di nuovo 3-0 a tavolino, proprio in queste ore frenetiche in cui alla ribalta nazionale è salita la vicenda che vede coinvolto il presidente De Laurentiis ed il suo Napoli rimasto in Campania, adesso anche la C si aggiunge al tizzone delle polemiche che brucia perennemente per quanto riguarda la giustizia sportiva ed il calcio italiano in tutti i suoi livelli. Stavolta il covid non c'entra: il Trapani è una squadra che naviga in acque molto torbide: era chiaro ormai da tempo lo scenario disastroso che stava attanagliando i siciliani e la sconfitta a tavolino della settimana scorsa ne era stata la riprova. Nei giorni successivi la conferma della mancata cessione della società, le successive dimissioni del mister Di Donato, la carenza di equipaggiamento per staff e calciatori. Insomma, una serie interminabile di problematiche che ci tocca ogni anno commentare e che riguardano da sempre molte realtà presenti nelle serie minori del bel paese, che si ritrovano di punto in bianco sull'orlo del fallimento per l'immenso dolore dei propri tifosi. Dolore, in questo caso, condiviso anche da quelli rossoblu poiché l'esclusione inevitabile del Trapani dal campionato di C vorrebbe dire niente 3 punti in classifica, precedentemente assegnati a tavolino dopo che i falchetti si erano presentati in Sicilia la scorsa settimana senza però trovare avversari sul campo. Un'altra brutta pagina del calcio made in Italy che si consuma, ad appena due settimane dall'inizio dei campionati, all'alba dell'annata calcistica più complessa della storia per colpa di una pandemia che non ci darà tregua per molti mesi.