D'Agostino, Castaldo e Guidi: "Vergogna, tutti devono assumersi le loro responsabilità"

20.12.2020 21:03 di  Antonio Papale   vedi letture
Giuseppe D'Agostino
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Giuseppe D'Agostino
© foto di Giuseppe Scialla

Al termine della gara con la Viterbese, in sala stampa si è presentato ai microfoni dei giornalisti presenti il presidente rossoblù Giuseppe D'Agostino che ha dichiarato: "Mi vergogno di far parte di questa lega. Mi sento deluso, offeso e preso in giro. Ci hanno fatto fare 7 tamponi per farci giocare. Mi vergogno e chiedo scusa a Caserta. Prendo le distanze da queste persone e a breve comunicherò le mie intenzioni. Spero che non sia successo un focolaio. Mi auguro per i ragazzi che non siano positivi. Me ne vergogno. Il presidente della Viterbese mi chiama alle 14,30 e mi dice che non si può rinviare. Su 28, 15 positivi. L'asl perché non ha dichiarato il cluster? Non presentarsi avrebbe costituito la formazione di altri problemi. Quattro cicli di tamponi per giocare? Ma non è giusto. È brutto essere presi in giro. La cosa più grave è che i ragazzi sono stati fatti scendere in campo. Avevamo chiesto di spostare alle 21, ma la lega si è opposta e voleva il certificato di cluster. Ci atteniamo alle disposizioni."

Insieme a lui, Gigi Castaldo: "Mi vergogno di essere italiano e calciatore. Si è giocato con la vita delle persone. Speriamo che vada tutto bene ai ragazzi che si sono sentiti male. La lega e il presidente della Viterbese devono vergognarsi perché si è giocato sulla salute."

Infine, mister Federico Guidi: "Non ha più senso parlare di calcio. Sono stati anteposti interessi personali che quelli della salute. Sentire certe parole del presidente della Viterbese fa male. A Vibo sono andati. Scusate dirlo, ma quando si fanno certe cose e si mette a rischio la salute non si è uomini. Cosa conta di più in Italia? Nessuno sa mettersi la mano sulla coscienza. Prima di Palermo, siamo partiti di notte, e abbiamo ottemperato ai doveri. E diventiamo una bomba per gli altri. Come ci dobbiamo comportare se il nostro capo è la lega. Nessuno si è assunto la responsabilità. Da una settimana avevamo avvisato tutti. Quando il focolaio si manifesta a dicembre, è normale avere infortuni e squalifiche. Spero che non succeda niente alla Viterbese. Siamo gli stessi di oggi. Mi ha dato fastidio l'ostinazione di voler giocare a tutti i costi. Si antepongono gli interessi personali a quelli della collettività. Ringrazio chi è sceso in campo, orgoglioso di essere il loro allenatore."