PAGINE STORICHE - Derby senza reti nell'unico precedente in B
Riportiamo l'articolo della Gazzetta dello sport del derby in B tra la Casertana e l'Avellino datato lunedì 28 ottobre 1991. Spalti del Pinto pieni visto il gemellaggio e un palo a testa: Campilongo e Bertuccelli.
Il titolo dell'articolo del quotidiano milanese, a cura dell'inviato Rosario Pastore, fu: la Casertana si accontenta del pari, l'Avellino di Stringara.
"Nun ce facimmo male": questo è parso lo slogan del derby campano giocato ieri al Pinto. Estremamente sensibili al gemellaggio delle due tifoserie, Casertana e Avellino hanno badato soprattutto a non darsi eccessivo fastidio. Col risultato che l'incitamento del pubblico (c'erano parecchie centinaia di avellinesi, in tribuna) s'è fatto via via meno.... incitante. E alla fine, le due squadre si sono divise anche le sonore bordate di fischi. In precedenza, durante le ostilità (si fa per dire, naturalmente) c'era stata anche la divisione dei pali. Uno lo aveva colpito la Casertana, su tiro di Campilongo deviato da Amato sulla traversa: questo accadeva al 9' del primo tempo; un altro era stato dell'avellinese Bertuccelli che, entrato in area in beata solitudine, non aveva saputo far di meglio che mandare la palla a stamparsi sulla base del palo alla destra di Bucci: il tutto, al 43', sempre del primo tempo. Fra i due episodi, c'era stata un'altra azione pericolosa dell'Avellino, al 20'. Bonaldi, lanciato molto bene in area da Levanto, entrava in area e incespicava sulla palla, consentendo a Petruzzi di liberare. Tutti qui i brividi che, nei primi 45', Casertana e Avellino riuscivano a regalare alla gente. Un po' pochino.
La Casertana ieri era tornata all'antico, con Fermanelli spedito in panchina e un attacco a due punte, formato da Campilongo e Carbone. I due, povere anime, hanno cercato di fare del loro meglio. Il "farfallino" Carbone un po' più del commovente Campilongo. Ma la Casertana sta mostrando qualche problema. Perché né Campilongo né Carbone sono punte vere e ieri il centrocampo rossoblù non è riuscito a dare il solito supporto all'attacco. Del resto, non è Fermanelli il giocatore in grado di risolvere tutti i guai del settore. Nel finale, sensibile alle invocazioni della gente, l'allenatore casertano ha gettato nella mischia anche lui, ma la musica non è cambiata.
Di fronte, un Avellino rimaneggiato per squalifiche (Celestini e Gentilini) e infortuni (Miggiano). Ma Bolchi ieri aveva una carta nuova, che non ha esitato a giocare. Il "grigione" Stringara, appena arrivato dall'Inter, non ha affatto demeritato. Ha dato alla formazione irpina quella razionalità che finora mancava. Sarà interessante rivedere questa squadra al completo, con Celestini non più obbligato a fare il regista. Ieri, intanto, gli irpini hanno chiuso tutti i varchi con grande intelligenza, portandosi a casa un punto prezioso.
Tabellino:
Casertana-Avellino 0-0
CASERTANA: Bucci 6; Mastrantonio 6 (Fermanelli dal 32' s.t., s.v), Volpecina 5,5; Petruzzi 6, Serra 6,5, Giordano 5,5; Suppa 6, Manzo 5,5, Campilongo 6, Signorelli 6 (Statuto dal 15' s.t., s.v.), Carbone 6,5. (12 Grudina, 13 Monaco, 16 Cristiano). All. Lombardi.
AVELLINO: Amato 6,5; Parpiglia 6, De Marco 6; Cuicchi 6,5, Franchini 6,5, Parisi 6; Levanto 6, Stringara 6,5, Bonaldi 5, Fonte 6 (Esposito dal 38' s.t., s.v.), Bertuccelli 5 (Battaglia dal 46' s.t., s.v.). (12 Ferrari, 13 Ramponi, 14 Voria). All. Bolchi.
ARBITRO: Luci di Firenze, 7.
NOTE: Spettatori 10 mila circa di cui 3.968 paganti, incasso di L. 83.502.000; abbonati 4.883, quota di L. 67.000.000. Angoli 8-2 per la Casertana. Sorteggio antidoping: Signorelli (C) e Grudina (C); Stringara (A) e Parisi (A).