Casertana, a Portici un ko nella coda che sa di addio al secondo posto. Con l'Angri per blindare il podio

17.04.2023 13:33 di Antonio Papale   vedi letture
Gianluca Turchetta
Gianluca Turchetta
© foto di Giuseppe Scialla

Il brutto ko rimediato last second in quel di Portici in una gara, come quella di ieri pomeriggio, giocata sotto una pioggia che praticamente non ha dato tregua sin dalle prime ore della giornata, ci dice sia che i falchetti salutano con ogni probabilità anche il secondo posto ma anche che è stata senza ombra di dubbio la peggior prestazione dell'era Cangelosi. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti lasciati in eredità dalla gara del San Ciro.

IL VELENO NELLA CODA - Quando tutto sembrava indirizzato verso un pari che avrebbe scontentato più i padroni di casa che i falchetti e che Guida aveva acciuffato per i capelli, ecco che a pochi secondi dalla fine il contropiede sanguinoso di Filogamo condanna i Cangelosi boys al secondo ko esterno.

SEI MINUTI E POI.... - Sono infatti bastati sei minuti ad Angelo Guida per mettere la sua testa e regalare il secondo pari ai falchetti, prima che arrivasse ciò che è stato scritto in precedenza. Al di là del gol, il talento rossoblù ci mette sempre tutto per costringere Cangelosi a dargli più spazio. E chissà se non lo ottenga in queste ultime tre partite.

E SONO SEI - Con quello realizzato ieri al San Ciro, sono sei i gol messi a segno da Jack Casoli, elemento imprescindibile nello scacchiere rossoblù e anche ieri uno dei pochi a salvarsi. Una curiosità: dei sei gol realizzati, ben quattro sono contro squadre il cui nome inizia per la P: due volte col Pomezia, poi Paganese e appunto Portici, gli altri con Sarrabus Ogliastra in trasferta e Vis Artena in casa.

ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO - Al di là di un campo pesante, che alla fine non è un alibi perché lo era anche per il Portici, i rossoblù sono apparsi con un atteggiamento nettamente opposto a quello visto col Sorrento e leggermente con meno motivazioni rispetto ai locali, che forse hanno creduto di più in una vittoria poi arrivata.

TRE DISTRAZIONI PESANTI - Sui tre gol, analizzandoli in modo particolareggiato, sono arrivate tre DISTRAZIONI che alla fine sono pesate: la prima di Prisco sul rigore, sul secondo e sul terzo gol della difesa. La sconfitta di ieri si spiega anche e soprattutto così.

ADDIO SECONDO POSTO - Se già si avevano poche speranze per il primo posto svanire ieri in modo quasi matematico, ieri sono praticamente svanite anche le speranze di acciuffare il secondo posto: è praticamente irrealistico recuperare i sei punti dal Sorrento e quindi bisogna accontentarsi del gradino basso del podio. Una delusione per le aspettative del popolo rossoblù sbandierate a luglio, ma il traguardo massimo da raggiungere per come si era messo il campionato.

PIÙ FORTI DELLA PIOGGIA - La squadra ha perso ma i tifosi rossoblù hanno vinto, essendoci comunque a Portici e tornando a casa con tanta acqua sulle spalle. Ma se si amano quei colori, non ci si pensa all'acqua presa.

ANGRI PER BLINDARE IL PODIO - L'imperativo d'obbligo in casa rossoblù è dimenticare quanto successo al San Ciro per ricominciare a vincere per blindare il terzo posto che in ottica playoff, almeno al primo turno, dà un certo vantaggio: al Pinto verrà l'Angri dell'ex Varsi, altra compagine in cerca di punti salvezza e che verrà a Caserta con quel preciso obiettivo. Ma è chiaro che i rossoblù devono pensare a loro e potranno conquistare l'intera posta in palio solo se metteranno in campo l'atteggiamento visto col Sorrento.