Casertana, cinquina sulla ruota del Pinto nella giornata del risveglio degli attaccanti. A Sorrento per dare un segnale forte e riaprire i giochi

21.11.2022 13:36 di  Antonio Papale   vedi letture
Esultanza rossoblù
Esultanza rossoblù
© foto di Giuseppe Scialla

Il ritorno al successo anche in campionato della Casertana significa che la squadra è viva, c'è e vuole credere ancora in quell'obiettivo per la quale è stata costruita in estate, ossia vincere il campionato. Ma saremmo dei pazzi se affermassimo che la vittoria di ieri abbia risolto tutti i problemi, anche perché si è passati da un estremo all'altro. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.

SORRISO IMPORTANTE - Vincere ieri era fondamentale, e i falchetti hanno compiuto la loro missione, ma è chiaro che ci vuole continuità per far sì che questo successo non diventi un episodio isolato.

IL RISVEGLIO DEGLI ATTACCANTI - Dopo alcune gare nelle quali gli attaccanti rossoblù si erano contraddistinti per la sagra degli errori, ieri si sono ripresi tutto con gli interessi e hanno dimostrato di avere le carte in regola per riportare questa squadra in altri palcoscenici ben più importanti. E le esultanze di Bollino e Favetta sono il simbolo di voler scacciare in tutti i modi un periodo no.

BLACKOUT INSPIEGABILE - È quello che i falchetti hanno avuto a metà della ripresa e che ha consentito all'Atletico Uri di riaprire una gara che sembrava chiusa. E di certo, questi episodi non si devono più verificare se si vuole puntare a vincere il campionato. 

DA UN ESTREMO ALL'ALTRO - È la conclusione alla quale si giunge dopo aver trattato i due temi precedenti. Prima i falchetti non segnavano e non subivano gol, ieri è stato l'inverso. Si vuole vincere il campionato? Allora bisogna trovare un compromesso in entrambe le parti del campo.

DALLA SARDEGNA ALLA SARDEGNA - E ieri, finalmente, è tornata quella vittoria interna che tanto è mancata nell'ambiente rossoblù. Sono passati quarantanove giorni da quando Favetta fece piangere il Sarrabus Ogliastra, e da quel giorno il Pinto è diventato nemico dei falchetti. Ieri è toccato all'Atletico Uri subire la voglia rossoblù di tornare al successo interno. E anche ieri Favetta ha messo il suo sigillo.

MENO SEI - Si indica questa quota per rappresentare due statistiche: il distacco dal Sorrento (fino a ieri era -9) e il raffronto con lo scorso campionato. Si spera però che questi due dati a fine stagione possano essere positivi.

A SORRENTO PER DARE UN SEGNALE FORTE - Nemmeno il tempo di archiviare la gara di ieri che subito il mondo rossoblù già la testa alla madre di tutte le partite, il big match di Sorrento contro una squadra che sta facendo bene ma che è reduce dal ko col Sarrabus Ogliastra. Inutile ripeterlo, i falchetti devono solo vincere, anche perché una vittoria in costiera sarebbe tanta autostima per il prosieguo della stagione, dare un segnale forte e sgretolare parte delle certezze sorrentino.