Casertana, a Catania un pari ma poteva essere una vittoria. Ora Catanzaro in coppa e Paganese al Pinto per completare un nuovo trittico
Il pari di ieri in quel di Catania avvicina la Casertana a quello che è l'obiettivo dichiarato a più riprese dalla società, ma porta anche alcuni rimpianti per come è arrivato. Ci sono però alcuni temi che bisogna attentamente analizzare.
IL PARI DEI RIMPIANTI - Rileggendo attentamente la gara del Massimino, nel primo tempo la Casertana ha alcuni rimpianti, visto e considerato lo stato mentale degli etnei e soprattutto se si analizzano le occasioni create.
CALDORE GOL - Ci aveva provato tante volte, finalmente ieri il difensore ex Altamura ha trovato la prima gioia tra i pro, coronamento di un buon inizio di stagione, dove si era contraddistinto per buone gare in fase difensiva.
ZITO, IL SOLITO TRASCINATORE - Non ci sono più aggettivi per l'ex Salernitana che rispetto allo scorso anno è diverso. Non solo sa fare bene le due fasi, corre, lotta, fa da guida per i giovani e confeziona l'ennesimo assist stagionale.
ERRORI ARBITRALI - Fa bene Ginestra a non considerarlo un alibi, ma gli errori contro i falchetti soprattutto in trasferta non si contano più. Anche ieri, altri due rigori negati a Zito e Starita apparsi netti che si aggiungono ad esempio ai due gol annullati a Bisceglie. Ma una squadra intelligente come quella di Ginestra non deve guardare a questi episodi, ma solo al campo.
NUOVO PINTO - Finalmente si sa la data della presentazione del progetto per il nuovo Pinto, e già i tifosi rossoblù, al di là del campo, sono proiettati al 12 dicembre per quello che da sogno diventerà realtà.
CATANZARO POI PAGANESE - Nemmeno il tempo di metabolizzare il pari di Catania che si pensa alla coppa Italia ed al match col Catanzaro, importante per sognare di portare a casa un trofeo. Poi da giovedì, testa alla Paganese per un derby molto sentito dalla tifoseria e che, se vinto, darebbe maggiore entusiasmo in vista del finale di anno con Ternana, Bari e Potenza. Niente male, però....