Solidità, cinismo, personalità e il calore del pubblico: questi gli ingredienti per battere il Lecce e per regalarsi la giornata perfetta. Ora però vietato montarsi la testa

26.03.2018 11:18 di Antonio Papale   vedi letture
Filippo Lorenzini
Filippo Lorenzini
© foto di Giuseppe Scialla

La vittoria di ieri della Casertana contro la capolista Lecce è stata la vittoria di un gruppo che ha saputo subito dimenticare la sconfitta di Reggio Calabria e ha dimostrato di avere un'anima e una massiccia dose di attributi.

Ma sono stati principalmente quattro gli ingredienti di una giornata perfetta: solidità, cinismo, personalità e il calore del pubblico.

Per quanto riguarda la solidità, i rossoblù hanno avuto la grandissima capacità di reggere l'urto di fronte alla capolista, non subendo un che sia un tiro pericoloso dalle parti di Forte. Da applausi Lorenzini con una prova straordinaria. 

E ciò si collega a una grande personalità di dimostrare che Reggio è stata solo una semplice caduta su una buccia di banana e che non ha avuto nessuna paura di affrontare la capolista.

Poi, il cinismo: perché, alla prima vera occasione, i falchetti hanno colpito come dei killer silenziosi, spegnendo l'ardore agonistico dei salentini.

Infine, il calore del pubblico: i presenti al Pinto sono stati encomiabili ed hanno incitato per novanta minuti i rossoblù, soprattutto nel momento in cui il Lecce ha provato a cercare il pari.

Adesso, la cosa da non fare è montarsi la testa, perché non è stato raggiunto ancora nulla, benché il vantaggio sia rassicurante e da ieri i playoff siano veramente nel mirino. Ragion per cui, sabato a Pagani occorreranno le stesse armi di ieri: umiltà e concentrazione.