Casertana, altro piccolo passo avanti. Ma col Casarano necessario un solo risultato

La gara giocata ieri a Bitonto contro il Bisceglie ha visto la Casertana portare a casa un altro punto che se, da un lato, mantiene i falchetti imbattuti, dall'altro li fa allontanare dalla vetta, oggi lontana tre punti. Ma adesso, come sempre, prendiamo in considerazione ed isoliamo i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.
ROSSOBLÙ APPANNATI NEL PRIMO TEMPO - Nella prima frazione, gli uomini di Maiuri hanno sofferto la maggior condizione dei nerazzurrostellati che però non hanno creato veri e propri pericoli dalle parti di Trapani.
SECONDO TEMPO MIGLIORE - Ormai è una costante, ma stavolta non si è riusciti a finalizzare quelle poche palle gol importanti create. Ma alla fine giocare tre partite in una settimana può incidere.
PORTA INVIOLATA - Dopo tre partite, ieri per la prima volta Trapani non ha incassato ieri, e ciò anche con equilibri difensivi che si stanno creando e soprattutto grazie al fatto che non si è data la possibilità ai pugliesi di pungere in maniera importante.
IMBATTIBILITÀ - Dopo quattro giornate, al di là delle difficoltà oggettive ormai risapute e sulle quali sembra superfluo ritornare, i rossoblù ancora non hanno conosciuto la parola sconfitta. Buon segnale ma che deve corroborato dalle vittorie.
VETTA PIÙ LONTANA - Il pareggio di ieri purtroppo allontana i falchetti dalla vetta, ora in mano a Casarano, Francavilla e Gravina, ma che potrebbero essere superate dalla Nocerina se vince il posticipo odierno col Rotonda. Al di là di ciò, i falchetti devono tenere fin quando non arriveranno al top della forma.
CASARANO, UNICO OBIETTIVO VINCERE - E domenica al Pinto arriva il Casarano, che è partito bene nonostante un programma leggermente ridimensionato rispetto all'anno scorso. La sfida di domenica ricorda gare epiche in C negli anni ottanta e novanta dove ci si giocava la B, ora la realtà è un'altra e ci si gioca la C. Se le serpi potrebbero anche accontentarsi di un pari, per i falchetti c'è un unico obiettivo che però non deve essere preso come un'ossessione: vincere. E per farlo ci vuole una grande Casertana, pronta a sputare sangue per novanta minuti e incitata dal pubblico anche nei momenti difficili che la gara può proporre.