Casertana, a Frascati la vittoria del cinismo e della compattezza. Ora tre gare sulla carta abbordabili per blindare i playoff

19.02.2023 21:07 di  Antonio Papale   vedi letture
Sergio Sabatino
Sergio Sabatino
© foto di Giuseppe Scialla

La vittoria ottenuta ieri pomeriggio in quel di Frascati, ed arrivata attraverso una grande prova di compattezza e solidità, nonché quel pizzico di cinismo che non deve mancare mai in gare del genere, conferma l'ottimo momento che sta vivendo la Casertana che, in un colpo solo, scavalca i laziali e  agguanta la Palmese, sconfitta a Nola, ma purtroppo vede inalterato il distacco dal duo di testa formato da Paganese e Sorrento che vince le rispettive gare contro Portici e Pomezia. Come sempre, però, cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ha lasciato in eredità.

CINISMO E COMPATTEZZA - La vittoria di ieri è frutto di una prestazione non proprio spettacolare, come ha ammesso onestamente Cangelosi nel postpartita, ma estremamente cinica, visto l'aver sfruttato una delle poche occasioni a disposizione, ed estremamente compatta per la capacità di soffrire e tenere botta l'assalto laziale, poi rivelatosi infruttuoso e sterile. Ma per una volta va bene così.

E SONO TRE - Tre sono ovviamente le vittorie consecutive di un gruppo che ha saputo risalire lentamente dall'abisso nel quale si era cacciato per propri errori e che ora è FINALMENTE sicuro dei propri mezzi, e tre sono le partite nelle quali la porta di Prisco è inviolata.

NICK DYNAMITE - Non riceve molti palloni giocabili, ma ne bastano pochi per farli diventare oro. In questo caso, parliamo di Nicola Ferrari. L'attaccante di Sassuolo ieri ha avuto una sola occasione che gli è bastata per armare il suo piede in maniera tale che il suo diagonale andasse a finire alle spalle di Casagrande. E così, per una notte ha dormito da re dei bomber, superato poi nel pomeriggio da De Felice. Inutile prendere in giro nessuno, il centravanti è l'arma che i falchetti dovranno sfruttare da qui alla fine per blindare i playoff e perché no, nel caso di un crollo di Paganese e Sorrento, provare il "miracolo".

IL CANGELOSI ARRABBIATO - Chi si aspettava un Cangelosi soddisfatto per la vittoria, è rimasto deluso. Il tecnico palermitano ha visto regressi sotto il punto di vista del gioco e ha ragione, però alla fine i tre punti regalano un sorriso e lo mettono in condizione di martellare i suoi sulle cose che più lo hanno deluso.

IL DOPPIAGGIO - E con la vittoria di ieri, mister Cangelosi è riuscito nel doppiare la media punti partita fatta da Panarelli nella sua esperienza in rossoblù: 2,29 contro 1,13. Detto così il confronto è impietoso. Curiosità vuole però che, sommando il numero di punti e di panchine dei due, si arrivi alla stessa media punti raggiunta da Parlato e che a tutt'oggi è quella dei falchetti: 1,67.

IL GLADIATORE - Non ce ne voglia nessuno, ma ieri il migliore in campo dei falchetti in senso assoluto è stato Sergio Sabatino. Sempre in anticipo sull'avversario e ormai punto di riferimento della difesa rossoblù che finalmente ha trovato stabilità.

LAZIO FELIX - Con la vittoria di ieri, il Lazio dimostra di essere un terreno di conquista per i colori rossoblù. Su cinque trasferte laziali, al di là della figuraccia di Cassino e del pari di Artena, i falchetti sono tornati a casa con tre vittorie dal peso specifico enorme, che è servito per riprendersi quanto perso nelle gare al Pinto. E ciò in attesa di andare a Tivoli e Aprilia.

DISTANZA INALTERATA - Chi ha sperato che i falchetti, nonostante il sorpasso alla Lupa Frascati e l'aggancio alla Palmese, potessero recuperare qualche punto a Paganese e Sorrento si è purtroppo illuso, guardando i successi odierni delle due e, quindi, per rosicchiare punti alle due e sperare nel miracolo sportivo il discorso è rimandato almeno di una settimana.

TRITTICO DA SFRUTTARE - Ed ora i falchetti hanno l'obbligo di cancellare le risultanze della gara di ieri per proiettarsi su un trittico che almeno sulla carta sembra abbordabile: Pomezia e Vis Artena al Pinto, con in mezzo la trasferta. Abbordabile fino a un certo punto perché il campo può sempre smentire le previsioni, perché le gare vanno giocate e perché le tre compagini, in piena lotta salvezza, lotteranno come dei dannati per scippare punti a Ferrari e soci. Comunque i rossoblù devono giocare come sanno per portare a casa l'intera posta in palio, che servirebbe a blindare i playoff, e soprattutto non devono pensare a ciò che fanno le rivali: dovessero farlo, commetterebbero il peggiore degli errori.