Casertana, ad Aprilia toccato il fondo e persa anche la faccia. Calciatori primi responsabili del crollo. Con la Palmese vincere per salvare il terzo posto

30.04.2023 19:50 di Antonio Papale   vedi letture
Mauro Bollino
Mauro Bollino
© foto di Giuseppe Scialla

Oggi pomeriggio terza sconfitta consecutiva per una Casertana che ormai ha perso la faccia e, in questo aprile orribile, Sorrento a parte, si è resa protagonista di un mese disastroso che ha cancellato le velleità di promozione e tutto ciò che di buono era stato fatto fino a metà marzo. Poi la luce si è spenta e nessuno, nemmeno lo stesso Cangelosi, riesce a comprenderne i motivi. E la cosa ancora più grave è che sono riaffiorati i vecchi limiti. Come sempre però cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara del Ricci ha lasciato in eredità.

TOCCATO IL FONDO E PERSA LA FACCIA - Credevamo che proprio la gara di andata coi pontini fosse il punto più basso della stagione, ma purtroppo ci siamo sbagliati. Al Ricci oggi si è vista una Casertana indolente, indisponente, abulica, che è crollata addirittura sotto il peso di quattro schiaffi contro una squadra praticamente all'ultima spiaggia per evitare la retrocessione. Una Caporetto che resterà sempre scritta nella storia rossoblù.

VECCHI LIMITI - E, dopo Portici e Angri, anche l'Aprilia ha confermato che l'ultimo mese rossoblù ha fatto riaffiorare quei limiti che hanno inciso pesantemente sul mancato raggiungimento dell'obiettivo prefissato a giugno. Difesa distratta, attacco abulico, c'è poco da dire: è una Casertana che ultimamente ha fatto il passo del gambero.

TAURINO UNICA NOTA POSITIVA - L'unica nota positiva dell'umiliante pomeriggio vissuto al Ricci è stata Taurino che ci ha provato in tutti i modi a rendere meno amaro il calice rossoblù fino a quando non ci è riuscito.

BASTA PARLARE, CALCIATORI RESPONSABILI DEL CROLLO - In questo momento, inutile dire che bisognerebbe parlare poco se non mai, e fare i fatti. Ed è inutile dire che i primi responsabili del crollo sono i calciatori, che macchiano il loro curriculum subendo queste figure e disonorando una maglia che non merita di essere così maltrattata e vilipesa.

DA SCONFITTA A SCONFITTA - Così come erano iniziati con una brutta sconfitta a Cassino i viaggi nel Lazio, l'ultimo viaggio in terra laziale ha regalato una sconfitta umiliante. Nel mezzo successi a Monterotondo e Pomezia, un pari ad Artena e altri due successi a Frascati e Tivoli.

QUATTRO PIÙ QUATTRO - Quattro gol presi all'andata e quattro al ritorno, presi da una squadra come l'Aprilia che di certo non è il Real Madrid ma di certo ha fatto due gare perfette ed è stato bravo ad approfittare dei limiti dicembrini ed attuali dei falchetti.

APRILE ORRIBILE - E finalmente si è concluso questo mese di aprile che ha ammazzato le speranze rossoblù di vertice e li ha fatti sprofondare nuovamente nei meandri della crisi dicembrina. Ed è giusto che i tifosi dicono: meno male che è finito....

PERICOLO IN VISTA - E con la terza sconfitta consecutiva, i rossoblù vedono seriamente in pericolo il terzo posto che sembrava ormai saldo, vista la rimonta dell'Arzachena, ormai dietro solo un punto. E domenica rossoblù contro una Palmese che vuole anch'essa conquistare i playoff, sardi in casa contro l'Ilvamaddalena, in cerca di punti salvezza. I rossoblù saranno terzi facendo lo stesso risultato dei sardi o anche migliore oppure perdendo se i sardi pareggiano, nel caso in cui i ragazzi di Nappi facciano meglio di quelli di Cangelosi, sarà sorpasso all'ultima curva e gara playoff che si giocherà in Sardegna.

TIFOSI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI - Inutile dire che, sia durante la partita ma soprattutto dopo, sui social è affiorata la rabbia dei tifosi che hanno messo tutti nel mirino, in particolare calciatori e società, ma sia Cangelosi che Degli Esposti hanno avuto la loro razione di critiche.

PALMESE PER SALVARE IL PODIO - La ricetta più giusta in questi giorni è cancellare questo mese orribile e preparare nel modo giusto l'ultima gara al Pinto con la Palmese. Imperativi? Vincere per salvare podio e dignità.