Casertana, un pari pieno d'orgoglio tra tante difficoltà. A Taranto per riprendere la striscia vincente

19.11.2023 08:15 di  Antonio Papale   vedi letture
Leonardo Taurino
Leonardo Taurino
© foto di Giuseppe Scialla

Il pari ottenuto ieri pomeriggio contro un Crotone che deve recriminare per il gol - non gol di Giron e per la parata salva risultato di Venturi negli attimi finali del match consente ad una Casertana orgogliosa di muovere, seppur con un piccolo passo, di muovere la classifica. È forse più un punto guadagnato che due punti persi ma, per come i falchetti ci sono arrivati e per le problematiche scaturite durante la partita, va bene così. Come sempre però cerchiamo di prendere in considerazione i principali aspetti che la gara di ieri ci ha lasciato in eredità.

L'ORGOGLIO INFINITO - L'orgoglio è stata l'arma principale usata dai falchetti nella gara di ieri, soprattutto se si considerano le difficoltà nate prima e durante. E l'orgoglio si è moltiplicato nel momento in cui si è rimasti in inferiorità numerica e si è dovuto attutire il pressing calabrese che ha fatto di tutto per fare arrivare l'intera posta in palio in Calabria. Ma alla fine il campo ha detto che un punto andava bene.

QUATTRO DI FILA - Benché stavolta la sua rete non sia stata decisiva ai fini del risultato, per la quarta giornata di fila, anche grazie ad una straordinaria azione di Leonardo Taurino, Adriano Montalto ha timbrato il cartellino, arrivando a quota cinque nelle ultime sei gare. E queste reti sono un terzo realizzate dall'intera squadra. Ad inizio stagione, quando aveva dei problemi fisici, fu detto che bisognava aspettarlo, e i fatti hanno dimostrato ciò, col tagliagole che segna sempre e di certo ora non vuole fermarsi.

EMERGENZA CONTINUA - Negli ultimi giorni, i falchetti hanno iniziato a fare i conti con una situazione legata a infortuni e squalifiche abbastanza pesante, e purtroppo non accenna a fermarsi. In vista di Taranto, sarà quasi impossibile recuperare Soprano, Carretta e Damian, ai quali potrebbe aggiungersi Taurino, del quale va verificato il problema al flessore, mentre per un Celiento che rientra nell'elenco dei cattivi vi entra Cadili, per cui anche a Taranto Cangelosi rischia di fare la conta dei disponibili.

UN CALCIO ALLE CRITICHE - Lo ha dato ieri pomeriggio Giacomo Venturi con due parate pazzesche che hanno blindato il punto dei falchetti: nel primo tempo ha detto di no a un colpo di testa di Gomez e nel finale un colpo di remi su Leo che già stava pregustando l'esultanza del gol. Così l'ex Reggiana si sta prendendo una sua piccola rivincita contro tutti coloro che gli hanno rivolto delle critiche a inizio stagione.

IL FRASCARO DISASTROSO - Inutile dire che il peggiore in campo è stato il fischietto toscano con decisioni che hanno scontentato tutti: il Crotone per il gol - non gol di Giron, i falchetti per il rigore parso generoso e in generale con una gestione dei cartellini discutibile: non è la prima volta che si parla di arbitri, e ahinoi non sarà l'ultima, visti i continui errori.

PUBBLICO VINCITORE A MANI BASSE - Al di là del risultato, chi ha vinto a mani basse è stato il pubblico di Caserta, incitando i propri beniamini per tutti i novanta minuti e comprendendone a pieno le difficoltà della partita, sia per la forza dell'avversario che per i contrattempi che sono accaduti. Questa è la più bella vittoria per la società rossoblù: aver riavvicinato la gente alla squadra, ed è stato ancora più bello vedere tanti bambini, segno che le generazioni a venire sono pronte a capire totalmente il concetto di senso di appartenenza, che in passato è stato leggermente abbandonato.

A TARANTO PER RIPRENDERE LA STRISCIA - Adesso l'imperativo in casa rossoblù è archiviare la pratica Crotone, prendersi qualche giorno di riposo e poi iniziate a pensare alla difficile trasferta di Taranto, autentico scontro playoff, con la speranza di arrivarci nelle migliori condizioni possibili.