Casertana, anche col Brindisi Rovaglia è l'uomo della provvidenza. A Castellammare per tornare a vincere anche fuori casa

26.02.2024 13:34 di  Antonio Papale   vedi letture
Armando Anastasio
Armando Anastasio
© foto di Giuseppe Scialla

La soffertissima arrivata ieri pomeriggio al Pinto contro il fanalino di coda Brindisi, arrivata soprattutto nelle stesse modalità di come era arrivata quella col Monterosi, consente alla Casertana di dimenticare Avellino, riequilibrare il rendimento interno con quello esterno, avvicinare le concorrenti al secondo posto e guardare con fiducia al big match di lunedì prossimo in quel di Castellammare contro la capolista Juve Stabia.

L'UOMO DELLA PROVVIDENZA - Nelle ultime due vittorie dei falchetti, l'uomo decisivo è stato senza ombra di dubbio Pietro Rovaglia. In due partite, ci ha messo meno di un'ora a mettere per due volte il suo nome sul tabellino dei marcatori e regalare quattro punti dal peso specifico enorme ai suoi compagni. Se nel Milan invincibile degli anni ottanta e novanta lo era Daniele Massaro, forse il ragazzo veronese lo sta diventando per i falchetti.

MVP ASSOLUTO - Al di là di Rovaglia, salito al proscenio per aver regalato la vittoria ai falchetti, l'assoluto MVP della gara di ieri è stato Camillo Tavernelli, un vero e proprio incubo per i difensori del Brindisi che hanno sofferto, al di là del gol, le sue scorribande e sono tornati in Puglia coi mal di testa.

MAI MORTI - Se la gara col Monterosi è stata una prova importante, quella di ieri dimostra ancora una volta che la squadra rossoblù è un gruppo importante che non molla mai e cerca sempre il risultato anche quando tutto sembra compromesso. Come un film degli anni novanta, DIE HARD.

LA SAGRA DEGLI ERRORI - Se la partita di ieri è stata aperta fino alla fine, lo si deve alla cronica mancanza di killer instinct da parte dei falchetti, che ieri hanno sciupato almeno quattro occasioni nitide per ammazzare la partita, e, se non ci fosse stato Rovaglia, il gol di Petrucci sarebbe stato un'autentica beffa.

LA BEATA GIOVENTÙ - Rovaglia è l'eroe del giorno per il gol della vittoria, ma da sottolineare, per la partita di ieri, vi sono altri due giovani rossoblù: Mattia Matese e Umberto Galletta. Il primo ha sopperito ai problemi del centrocampo con grande impegno e non tirando mai indietro la gamba, il secondo, quando è entrato, sempre nel vivo del gioco ed è stato da una sua iniziativa che è nato il gol vittoria. Prima ancora solo Calderoni gli aveva negato la gioia personale. Della serie beata gioventù.

EQUILIBRIO (QUASI) PERFETTO - Con la vittoria di ieri, i falchetti hanno raggiunto un equilibrio quasi perfetto tra il rendimento in casa e quello esterno. Il rendimento esterno è ancora migliore di quello al Pinto, ma ora la differenza è minima: 24 a 23 per i falchetti on the road.

TURNO PROPIZIO - Al di là di come finirà la gara di stasera del Benevento, ma anche quella del Crotone, la giornata di ieri è stata pro Casertana in ottica secondo posto, col Taranto unica ad aver vinto e coi pareggi di Avellino e Picerno. Mal che vada, sarà -4 dal secondo posto, ma può essere anche -3 se i giallorossi non vincessero col Sorrento. Ciò significa solo una cosa: i falchetti, qualora ritrovassero la continuità, possono ancora dire la loro in questo mini campionato che darebbe la grande opportunità di partire ai playoff dal secondo turno della fase nazionale e di giocare la gara di ritorno al Pinto, ma soprattutto di passare il turno anche con due pareggi: è però troppo prematuro parlarne.

A CASTELLAMMARE PER FARE IL COLPO - Nemmeno il tempo di metabolizzare questi tre punti che la testa dei falchetti deve essere subito alla supersfida del Menti contro la capolista Juve Stabia con l'obiettivo di regalare alle vespe la prima sconfitta interna della stagione, ripetere in tutto e per tutto la gara di fine ottobre e dare continuità in ottica playoff, al di là delle assenze di Proietti e Toscano che mancheranno ancora per qualche settimana, rendendo ancora corta la coperta a centrocampo. Giusto ricordare che Castellammare è solo la prima parte di un trittico che in una settimana vedrà poi Cerignola al Pinto e la trasferta di Torre del Greco.